L’assistente civico? Facciamo pietosamente finta di non aver sentito

Sono tra quelli che ritengono che il Governo in questa drammatica vicenda si sia mosso complessivamente bene, con un "tasso di errori" del tutto accettabile, considerando le circostanze. Ciò premesso ritengo che la "trovata" dell'"assistente civico"

Sono tra quelli che ritengono che il Governo in questa drammatica vicenda si sia mosso complessivamente bene, con un “tasso di errori” del tutto accettabile, considerando le circostanze.
Ciò premesso ritengo che la “trovata” dell'”assistente civico” sia demenziale. Sembra quasi un’idea rubata al fecondo repertorio comico dell’assessore lombardo Gallera. Sono certo, per fortuna, che non se ne farà nulla, ma solo per curiosità intellettuale mi pongo alcune domande.

Chi è e che fa questo fantomatico personaggio racimolato, chissà come, dalla sera alla mattina? Un pubblico ufficiale che se mandiamo a cagare ci arrestano? Sarebbe una follia vera e propria in una nazione con inquietanti venature razziste e fasciste dove il “lei non sa chi sono io” è sempre in agguato. Ci troveremmo davanti a sessantamila potenziali gerarchetti di paese inebriati da questo brandello di potere.

Oppure sarebbe una sorta di delatore che opera nell’ombra? Una via di mezzo tra il capo condominio di triste riminiscenza fascista e l’emissario della Stasi? Peggio mi sento.

E allora optiamo per una versione più soft, senza alcun potere coercitivo. Diciamo una sorta di pacato dissuasore che si appella ai buoni sentimenti. E qui già me lo vedo il mansueto assistente civico di fronte ad un gruppo di strafatti al quindicesimo mojito che dice: “suvvia ragazzi, distanziatevi e mettetevi la mascherina”. Ci sarebbero più morti di quelli fatti dal Covid in prima persona.

Allora lo utilizziamo, il bravo assistente civico, solo in scenari meno a rischio? Tipo i vecchietti sulle panchine dei parchi che almeno non ti menano? O a separare i bambini che giocano a palla prigioniera. O ne facciamo un plotone di voyeur che si nascondono dietro gli alberi per stanare i fidanzati che si baciano?

Ragazzi, siamo seri. Facciamo pietosamente finta che questa sia stata una boutade, giusto per far concorrenza all’assessore al Welfare della Lombardia, e – vi prego – non ne parliamo più.

Maurizio Tucci è nato a Potenza si è laureato in Ingegneria presso l’Università di Bologna e vive a Milano dal 1992. Lavora nel campo della comunicazione e della ricerca sociale. Ideatore e curatore dell'indagine "Abitudini e stili di vita degli adolescenti italiani" realizzata annualmente dalla Associazione no-profit “Laboratorio Adolescenza”, di cui è fondatore, e dall’Istituto di Ricerca IARD. È Presidente della Associazione “Laboratorio Adolescenza” e membro del Consiglio Direttivo della dalla Società Italiana di Medicina dell'Adolescenza. Giornalista e scrittore, collabora dal 1995 con il Corriere della Sera. È autore di numerose pubblicazioni scientifiche e saggi e ha scritto tre romanzi.

Recensioni
1 COMMENTO
  • Giovanna
    Giovanna 26 Maggio 2020

    Effettivamente è stata un’uscita poco felice quella di Boccia a del presidente dell’Anci. Chi mai può dare ascolto a un assistente civico che non ha alcuna autorevolezza nel dirti cosa devi o non devi fare?
    Detto questo, è però irritante la reazione delle opposizioni. Sentire la Meloni che dice di temere derive autoritarie (?) fa ridere se non ci fosse da piangere. E i leghisti….? Meglio che stiano zitti, loro, che hanno più volte promosso le ronde cittadine.
    Questo per dire che tutto ‘sto clamore mi sembra un pelo eccessivo.

SCRIVI UN COMMENTO