Lavori in corso per la nuova sede di Cap Holding in via Rimini

Procedono i lavori di scavo e demolizioni per realizzare la nuova sede della Cap Holding, società partecipata da 197 Comuni che gestisce il servizio idrico integrato dell’area metropolitana di Milano (capoluogo escluso) e di altre

Procedono i lavori di scavo e demolizioni per realizzare la nuova sede della Cap Holding, società partecipata da 197 Comuni che gestisce il servizio idrico integrato dell’area metropolitana di Milano (capoluogo escluso) e di altre provincie lombarde. L’intervento prevede l’abbattimento dell’attuale edificio posizionato in via Rimini e la realizzazione di un nuovo edificio, progettato dalla studio Cleaa-Claudio Lucchin & architetti associati di Bolzano, capace di ospitare 400 dipendenti, con open space, uffici, laboratori, una caffetteria, un’esposizione museale dedicata all’acqua, un asilo nido non esclusivamente aziendale e un auditorium per 200 persone aperto anche ai cittadini e alle iniziative del Comune e del Municipio.

«L’edificio, dalla forma particolare che ricorda un’arca che galleggia sull’acqua, dialogherà inevitabilmente con gli altri edifici landmark che stanno crescendo nella zona: Santander Center, la torre dell’università Iulm e “The Sign”, quest’ultimo in fase di realizzazione nell’ex area Vedani in via Schievano-via Santander –  ha spiegato il presidente della Commissione Urbanistica e Mobilità del Municipio 6 Fabrizio Delfini -.Oltre all’edificio e ai servizi previsti, l’intervento porterà un grande beneficio al quartiere: verrà eliminato l’attuale muro di  perimetro e si aprirà una nuova piazza pubblica, con materiali di pregio, sedute e una vasca d’acqua in relazione con “l’arca”».

Forte l’attenzione alla sostenibilità ambientale e a risparmio energetico, ma anche all’impatto del cantiere in termini di CO2 emessa per demolire, smaltire e realizzare il nuovo edificio. Per questo intervento Cap Holding si impegna a compensare con un progetto di mitigazione ambientale.

Adele Stucchi

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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