Le nuove restrizioni richieste del governatore Fontana inviate oggi al Governo
“Nella ex zona rossa di Codogno e Lodi si è fermato il numero dei contagi di Coronavirus. È l’unica zona del territorio lombardo dove si è assistito finalmente a un rallentamento della sua diffusione". Da
“Nella ex zona rossa di Codogno e Lodi si è fermato il numero dei contagi di Coronavirus. È l’unica zona del territorio lombardo dove si è assistito finalmente a un rallentamento della sua diffusione”. Da questo dato significativo, che dimostra l’efficacia delle misure di contenimento messe in atto in quei Comuni la formalizzazione di alcune proposte presentate oggi al Governo dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in accordo con i sindaci della Lombardia, per imporre ulteriori misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19.
Difatti i dati infatti sono in continua ascesa esponenziale in tutta la Regione Lombardia, ieri a Milano i contagiati erano 592 (506 ieri) di cui 246 a Milano città.
“Il documento contiene il dettaglio di quelle che sono le iniziative che abbiamo inviato al Governo”, comunica il presidente, “proposte concordate con i sindaci relative a ulteriori misure di contenimento della diffusione del Coronavirus”. Fontana ritiene difatti indifferibili, sulla base dei sempre più preoccupanti dati scientifici e già comunicati nel pomeriggio di martedì 10 al Governo, nel corso della riunione con i ministri Boccia e Speranza e con i presidenti delle Regioni, oltre che all’Istituto Superiore di Sanità“.
Qui alcune delle proposte che però non riguarderanno i servizi di prima necessità, come farmacie e vendita di generi alimentari.
Chiusura di tutte le attività commerciali al dettaglio, ad eccezione di quelle relative ai servizi di pubblica utilità, ai servizi pubblici essenziali, alla vendita di beni di prima necessità.
Chiusura di tutti i centri commerciali, degli esercizi commerciali presenti al loro interno e dei reparti di vendita di beni non di prima necessità. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie e i punti vendita di generi alimentari e di prima necessità.
Chiusura di bar, pub, ristoranti di ogni genere, delle attività artigianali di servizio (es. parrucchieri, estetisti, ecc..) ad eccezione dei servizi emergenziali e di urgenza,
Chiusura di alberghi e di ogni altra attività destinata alla ricezione (es. ostelli, agriturismi, ecc..) ad eccezione di quelle individuate come necessarie ai fini dell’espletamento delle attività di servizio pubblico, di
Chiusura di tutti i servizi terziari e professionali, ad eccezione di quelli legati alla pubblica utilità e al corretto funzionamento dei settori richiamati nei punti precedenti.Si propone l’ulteriore sospensione, di conseguenza, dei termini processuali e degli adempimenti di natura amministrativa, assicurativa, ecc..
Sospensione dei servizi mensa sia nelle strutture pubbliche che private.
Sono alcune delle proposte formalizzate oggi al Governo dal presidente della Regione Lombardi, Attilio Fontana, in accordo con i sindaci della Lombardia, per porre in essere ulteriori misure di contenimento della diffusione del virus Covid-19.
Le richieste andrebbero ad integrare il DPCM 8 marzo 2020, pubblicato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n. 59 dell’8 marzo 2020.
Nel documento, la Regione al Governo comunica inoltre che “per quanto riguarda le attività produttive è stato raggiunto un accordo con Confindustria Lombardia per regolamentare l’eventuale sospensione o riduzione delle attività lavorative per le imprese” e che“sono in via di definizione ulteriori accordi – si spiega ancora nella proposta – con le associazioni di categoria per definire misure contenitive specifiche aggiuntive”.