L’ipertensione: conoscerla è già curarla
Interessa circa un miliardo di individui nel mondo e rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per la salute. Da una pressione arteriosa alta possono scaturire importanti complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari come, ad esempio, infarto
Interessa circa un miliardo di individui nel mondo e rappresenta uno dei maggiori fattori di rischio per la salute. Da una pressione arteriosa alta possono scaturire importanti complicanze cardiovascolari e cerebrovascolari come, ad esempio, infarto e ictus, malattie tra le più gravi del nostro tempo. Per questa motivo l’ipertensione è una condizione che non deve essere sottovalutata. Ma la cosa più sconcertante è che un italiano su 3 non sa concretamente cosa sia.
Le cause dell’ipertensione arteriosa sono strettamente collegate a molti fattori: oltre all’età che avanza, il fumo, l’obesità, la vita sedentaria, la dieta troppo ricca di sale, quella povera di potassio, calcio e magnesio, il consumo elevato di alcol, lo stress. Non dimentichiamo inoltre che, sebbene l’ipertensione arteriosa non debba essere considerata una malattia, ma un grave rischio per il sistema cardiocircolatorio, spesso nei pazienti ipertesi si riscontra la presenza concomitante di altre patologie come il diabete o la dislipidemia, cioè un livello troppo alto di colesterolo. Questi fattori, quando presenti contemporaneamente, si potenziano l’un l’altro, aumentando di molto il rischio cardiovascolare globale.
Ma cos’ è l’ipertensione arteriosa? Un eccessivo livello di pressione del sangue. Quando ci sottoponiamo a una visita dal nostro medico, uno dei controlli principali è quello dei valori pressori. E fin qui penso che sappiamo tutti a cosa mi riferisco. Ma quali sono i valori corretti? Esistono una pressione minima e una massima. I valori corretti sono entro e non oltre 80/85 per la minima e 120/130 per la massima. Spesso i medici sono ancora più severi, con questi valori siete protetti e in buona salute. La misurazione della pressione deve essere lontana da un momento di corsa, discussione, digestione, sforzo fisico… deve cioè avvenire a riposo, in stato di veglia, naturalmente. Se i valori sono più alti come ci comportiamo? Prima di tutto dobbiamo agire sulle nostre abitudini: poco sale nei cibi, molta, moltissima acqua naturale, via i cibi ricchi di sale come formaggi e salumi, via l’alcol, solo un bicchiere di vino a pasto. Se il problema è lo stress nervoso, consiglio tisane di melissa, di malva, di tiglio, di passiflora. Impariamo a inserire nella nostra vita di tutti i giorni tisane di erbe rilassanti, se non abbiamo la pressione molto bassa vanno sempre bene. Riempite una bottiglia di tisana e portatevela al lavoro. Anche fredda è ottima. Senza zucchero, ovviamente. E poi camminate….
Se le cose non migliorano, una visita dal medico è indispensabile. Per un’informazione in più, sappiate che in erboristeria o farmacia potrete trovare un ottimo prodotto già pronto ed efficacissimo: Olivis del dott. Giorgini. Sono gocce da prendere circa due volte al giorno, mattina e sera. Seguite le istruzioni. Olivo, biancospino e vischio. L’olivo è molto utile per mantenere in buono stato la circolazione del sangue, il biancospino regola la funzionalità del cuore, il vischio aiuta a tenere sotto controllo colesterolo e trigliceridi. Non faccio pubblicità, non mi pagano per questo, ma il prodotto che vi sto segnalando è veramente un’alternativa ai soliti farmaci, soprattutto se siete solo di poco fuori dai valori pressori normali. Ricordiamoci che le piante officinali possono sempre darci una mano.
Paola Grilli, Naturopata paolagrilli55@gmail.com