L’Istituto Golgi Redaelli lancia il progetto Me.Mo.Ri. contro declino cognitivo e Alzheimer
È stato presentato il 15 gennaio scorso all’Istituto Golgi Redaelli di via Bartolomeo D’Alviano il progetto Me.Mo.Ri (Memoria, Motricità e Riabilitazione), che propone un approccio multidisciplinare al trattamento delle persone con demenza in malattia di
È stato presentato il 15 gennaio scorso all’Istituto Golgi Redaelli di via Bartolomeo D’Alviano il progetto Me.Mo.Ri (Memoria, Motricità e Riabilitazione), che propone un approccio multidisciplinare al trattamento delle persone con demenza in malattia di Alzheimer. Una popolazione in continua crescita, che recenti studi in Italia stimano siano almeno un milione.
Al momento per tutte queste persone non ci sono farmaci efficaci nelle prime fasi del declino cognitivo, ma crescenti evidenze scientifiche dimostrano che un approccio innovativo, multidisciplinare e multimodale può contribuire a contrastare questa condizione. Per questo al Golgi Redaelli diverse figure professionali lavorano al progetto, unico nel suo genere in Italia e attivato in fase sperimentale all’interno del Day Hospital riabilitativo. Ne fanno parte il Medico con formazione psicogeriatrica, la Neuropsicologa e la Logoterapista per valutazioni e training cognitivo, il Fisioterapista e il Terapista Occupazionale, la Psicologa e la Dietista. L’approccio multimodale, inoltre, fa sì che all’intervento cognitivo è affiancato anche un trattamento motorio, basato su attività prevalenti di tipo aerobico e su esercizi cognitivo-motori, e un intervento nutrizionale con incontri di formazione e di educazione.
Il progetto Me.Mo.Ri. si fonda su una valutazione neuropsicologica mirata e precoce, con l’obiettivo di favorire la reversione o quantomeno la stabilizzazione del declino cognitivo attraverso un programma di interventi di gruppo e individuali basati su training cognitivo, esercizio fisico e interventi nutrizionali articolati, in una prima fase intensiva, a cui segue un percorso di mantenimento e follow-up. Promuovere il mantenimento dell’autonomia, preservare la qualità della vita e sostenere la persona e la sua famiglia lungo tutto il percorso completa l’offerta del progetto che prevede una presa in carico reale.
«Il progetto è rivolto principalmente a persone con Mild Cognitive Impariment – spiega il dottor Mazzone, geriatra, tra i responsabili del progetto Me.Mo.Ri – ma abbiamo previsto percorsi specifici anche per i pazienti con demenza in malattia di Alzheimer di grado lieve e per i soggetti che riportano un declino cognitivo soggettivo, altra condizione a rischio. Questo progetto vuole essere la risposta a un’esigenza tuttora insoddisfatta. Le istituzioni pongono l’accento su aspetti quali la prevenzione e l’intervento precoce e la letteratura scientifica continua a produrre evidenze su trattamenti non-farmacologici efficaci nel contrastare il declino cognitivo, ma i CDCD (Centri per Disturbi del Comportamento e Demenze), nati come evoluzione delle UVA (Unità Valutative Alzheimer), sono ancora organizzati come ambulatori per la diagnosi e la prescrizione di farmaci, e non sono luoghi idonei per mettere in atto questo tipo di interventi».
«La forza di questo progetto, che nasce nell’ambito di un Day Hospital riabilitativo, è la proposta di un approccio multimodale basato su interventi raccomandati nelle linee guida internazionali che prevedono un’equipe multidisciplinare non presente, invece, nell’ambito dei CDCD – conclude Mazzone. Il percorso, personalizzato sulla base della valutazione neuropsicologica e del progetto individuale predisposto dall’equipe, prevede, dove necessario, anche interventi di supporto psicologico sia per il paziente sia per il caregiver, valutazioni e interventi logopedici in presenza di disturbi del linguaggio o della deglutizione e terapia occupazionale per promuovere il mantenimento dell’autonomia».
Istituto Golgi Redaelli
www.golgiredaelli.it – tel 02 413151
Sede: Via Bartolomeo d’Alviano 78, 20146 Milano