L’Italia è un grande paese perché è contemporaneamente Napoli e Milano
Lo scribacchino d’accatto che mi rifiuto anche nominare non rappresenta niente, non è espressione di niente. Certo, qualche migliaio di ritardati come lui che condividono il suo “pensiero” ci saranno certamente, ma in una popolazione
Lo scribacchino d’accatto che mi rifiuto anche nominare non rappresenta niente, non è espressione di niente. Certo, qualche migliaio di ritardati come lui che condividono il suo “pensiero” ci saranno certamente, ma in una popolazione del nord di circa 30.000.000 persone, ugualmente non rappresentano niente.
Il “nord” – in cui vivo da quasi cinquant’anni, tra Emilia e Lombardia, non è neanche lontanamente quello descritto da questo poveraccio, come il sud, dove sono nato, non è quello dell’abbaglio preso nel votare i fascioleghisti.
L’Italia è un grande paese perché è contemporaneamente Napoli e Milano, è Alda Merini ed Eduardo. Ma Milano e Napoli non sono due contrappesi che portano all’equilibrio, sono molto più sintesi di quanto non si possa immaginare. Milano non sarebbe la Milano di oggi senza Napoli e viceversa. E neanche l’odio becero e strumentale di certa vergognosa politica può tentare di costruire barriere dove non ci sono.
L’armonia italiana è proprio costruita da quelle dissonanze aneddotiche che attraversano, con la stessa ironia, le pagine di De Crescenzo, con i milanesi che fanno la doccia e i napoletani il bagno nella vasca, e il mito del “fatturato” del milanese imbruttito secondo cui oltre la “circonvalla” sono tutti “giorgina”.
L’Italia è quella del “caffè sospeso” nato a Napoli e che in nessun’altra città ha attecchito quanto a Milano.
L’Italia è Napoli e Milano e tutto il meraviglioso caleidoscopio che c’è in mezzo. Non riuscirete, portatori d’odio, a farci cambiare.