Lo spettacolo di Monte San Primo

Il Monte San Primo è una di quelle “montagne di casa” alle quali ci si affeziona e si torna volentieri, con la certezza di ottenere – in cambio di una camminata neanche troppo impegnativa –

fuoriportaIl Monte San Primo è una di quelle “montagne di casa” alle quali ci si affeziona e si torna volentieri, con la certezza di ottenere – in cambio di una camminata neanche troppo impegnativa – la soddisfazione di un panorama memorabile. Siamo nel Triangolo Lariano, e dai 1685 metri del San Primo, la cima più alta di questa zona, si ammirano anzitutto il lago di Como e poi la corona delle Alpi intorno e, nelle giornate più limpide, nella direzione opposta, persino le alture dell’Appennino. È anche una montagna che si può scegliere in ogni stagione: stando ai commenti lasciati sui diversi siti che descrivono il percorso, tuttavia, tanti escursionisti consigliano proprio le terse giornate invernali per conquistare questa vetta. Anche secondo noi la camminata si gode di più in autunno, in inverno (in caso di neve il percorso si fa anche con le ciaspole), o inizio primavera; il caldo estivo – lungo un itinerario con poca ombra, niente acqua e parecchi insetti – si fa davvero sentire. Due le alternative per salire in circa un’ora e mezzo: dalla Colma di Sormano oppure dal Piano Rancio, che si raggiunge dal Passo del Ghisallo (qui, salendo in auto da Canzo, si può anche fare una tappa al Santuario “dei ciclisti” e vedere la bicicletta di Fausto Coppi).
Altri particolari sull’itinerario al sito www.rifugi.lombardia.it

Laura Guardini

dicembre 2017

 

Laureata in Scienze dei Beni Culturali, blogger appassionata di cinema e teatro, talentuosa grafica e webmaster, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e sfide, forte della sua estrazione umanista veste con grazia e competenza le testate digitali e su carta di Milanosud.

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