L’Orchestra laVerdi declassata, tagliati i finanziamenti

Prosegue la stagione “senza soluzione di continuità” de laVerdi. Dopo aver allestito per la prima volta un cartellone per i mesi di luglio e agosto (30mila spettatori per un incasso di 168mila euro), l’istituzione di

LaVerdiOrchestraProsegue la stagione “senza soluzione di continuità” de laVerdi. Dopo aver allestito per la prima volta un cartellone per i mesi di luglio e agosto (30mila spettatori per un incasso di 168mila euro), l’istituzione di largo Mahler prosegue la sua missione culturale con un programma di concerti di grande interesse, a conclusione di una stagione 2014-2015 ricchissima.

Ma purtroppo la notizia è l’ingiustificato declassamento de laVerdi da Ico (Istituzione concertistica orchestrale) a Complesso strumentale, che ha portato l’istituzione di largo Mahler a rimandare la presentazione della stagione 2015- 2016. Un fatto che rischia di creare una pesante ipoteca sul futuro de laVerdi, per quanto i vertici dell’orchestra appaiono decisi a far valere le proprie ragioni e a continuare la loro missione culturale.

Questa, in sintesi, la vicenda del declassamento. Il 30 marzo scorso il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini riconosce a laVerdi la classificazione di Ico, il che significa finanziamenti certi e di maggiore entità, oltre a un giusto riconoscimento della crescita artistica e del ruolo di promozione culturale che l’orchestra ha ricoperto in questi anni; laVerdi infatti vanta un numero di spettatori, spettacoli, incassi e capacità di attrarre finanziamenti che la pone ai primissimi posti in Italia. I contributi pubblici sono pari al 26% dei ricavi complessivi, mentre per le Fondazioni lirico-sinfoniche analoghe sono del 66% e per le orchestre in genere dell’83%. Segno inequivocabile, anche da un punto di vista economico, di eccellenza. Forti di questo riconoscimento e di finanziamenti finalmente stabili, a laVerdi iniziano a preparare la stagione 2015-2016 quando, completamente inaspettata, il 1° luglio arriva la lettera del direttore generale dei ministero dei Beni culturali Salvatore Nastasi, che annulla il decreto del ministro Franceschini perché promulgato oltre il 31 gennaio 2014, termine ultimo per presentare i programmi della stagione successiva.

Furente la reazione dei vertici dell’orchestra. «Si tratta di un volgare pretesto – ha sostenuto nella conferenza stampa indetta a settembre il direttore generale de laVerdi Luigi Corbani – poiché sappiamo per certo che il direttore generale ha scritto a formazioni orchestrali nazionali ben oltre il 1 luglio di quest’anno per invitarle a fare le richieste di contributo».

Ma la situazione a oltre tre mesi dal declassamento e a un mese dalla presentazione della nuova stagione, non sembra sbloccarsi. A nulla sono valse l’interpellanza al ministro Franceschini, presentata da un gruppo di senatori lombardi e la mozione a sostegno de laVerdi votata dal Consiglio regionale, né la presa di posizione a favore del sottosegretario ai Beni culturali Ilaria Borletti Buitoni. Tanto è vero che da largo Mahler fanno sapere che ricorreranno in tutte le sedi giuridiche possibili per far valere i loro diritti. Oltre che chiedere al ministero che d’ora in poi l’erogazione dei contributi avvenga a consuntivo, dati di spettatori e incassi alla mano, e non sulla base dei programmi, spesso aleatori.

Intanto, per fare fronte alla difficile situazione economica, sono partite due nuove importanti iniziative: una lotteria con estrazione il 21 dicembre, prezzo del biglietto 5 euro, in palio 350 premi, il primo dei quali è l’auto elettrica Renault Twizy; e la creazione di un Club delle imprese che leghi in una stretta partnership le aziende e laVerdi, per lo sviluppo di opportunità reciproche. L’obiettivo è coinvolgere il pubblico e gli appassionati di musica, che già nel 2014 in pochi mesi raccolsero oltre 220mila euro. Le ultime vicissitudini ministeriali ed economiche non hanno scalfito la fiducia nelle proprie ragioni e nell’affetto che i milanesi hanno già più di una volta dimostrato. Per questo laVerdi prepara comunque una stagione 2015-2016 – dichiarano da largo Mahler – «all’altezza di quella in corso e che sta per concludersi».

Stefano Ferri

(Ottobre 2015)

Laureata in Comunicazione politica e sociale, blogger e fotografa d’assalto, aggredisce la cronaca spregiudicatamente e l’html senza alcuna reverenza (e il sito talvolta ne risente), ma con la redazione è uno zuccherino. La sua passione è il popolo.

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