Michela Fiore (Anpi) «25 aprile, cantiamo tutti insieme Bella Ciao dai nostri balconi»

Per la prima volta dopo 75 anni il 25 aprile non verrà festeggiato, o, per lo meno, non verrà festeggiato nella maniera usuale.L’emergenza sanitaria, infatti, non ci consente di poter celebrare la Festa della Liberazione

Per la prima volta dopo 75 anni il 25 aprile non verrà festeggiato, o, per lo meno, non verrà festeggiato nella maniera usuale.

L’emergenza sanitaria, infatti, non ci consente di poter celebrare la Festa della Liberazione partecipando al grande corteo nazionale nel pomeriggio, o alla posa delle corone alle lapidi dei caduti partigiani nei quartieri della nostra città.

Ma il virus, che è riuscito a fermare gran parte delle attività del paese, non ha potuto arrestare l’operosità di Anpi, e di molte altre associazioni antifasciste, che sui social stanno organizzando eventi ed iniziative per accompagnarci sino al grande flash mob di sabato pomeriggio, nel corso del quale tutti, ma proprio tutti, saremo chiamati alle ore 15 cantare Bella Ciao dai nostri balconi e dalle nostre finestre.

Un 25 aprile particolare, nel quale non potremo riempire le vie di Milano con le bandiere, gli striscioni, la musica che sempre accompagnano le sfilate. Tuttavia, in un momento storico che vede frequenti attacchi al valore antifascista della nostra Carta Costituzionale da parte di soggetti che, evidentemente poco avvezzi allo studio della storia, ci propinano, quasi quotidianamente, teorie insopportabilmente revisioniste, che minimizzano il contributo del movimento resistenziale alla liberazione d’Italia o, addirittura rappresentano i partigiani come mascalzoni da quattro soldi: noi, davanti a tutto ciò, non possiamo arretrare di un passo.

Proprio per questo, ci siamo attivati sul web creando gruppi di lettura, pubblicando filmati e brani musicali sui temi della Resistenza e dell’antifascismo, in tutte le sue accezioni; molti di noi si sono affacciati ad un mondo del tutto sconosciuto, altri hanno affinato le proprie abilità digitali, in tanti, però, hanno voluto partecipare con la loro presenza, seppur virtuale, a questo percorso di condivisione che ci porterà al grande evento finale; un modo, tra l’altro, per far meglio trascorrere le lunghe giornate di reclusione forzata.

Siamo in un periodo di grandi incertezze dal punto di vista economico e sociale, per non parlare di quello della salute; non sappiamo quando e come usciremo da questa pandemia che ha messo in ginocchio mezzo mondo.

Ma il momento drammatico che stiamo vivendo non può distoglierci dal nostro impegno a promuovere il valore della memoria e ad essere sempre attivi contro ogni forma di prevaricazione e in difesa dei diritti civili e sociali, che tanto sangue sono costati.

E vogliamo anche ribadire che sì, non scenderemo nelle piazze, ma il nostro legame alla Festa della Liberazione, in questo strano 25 aprile, è oggi, più forte che mai.

Michela Fiore, presidente Sezione Anpi Stadera Gratosoglio

Foto in alto, 25 aprile, partigiane legate al Partito d’Azione, per le strade di Milano.
Foto in basso, 28 aprile 1945, comizio di Sandro Pertini a Milano, dove, come membro del CNL, aveva organizzato l’insurrezione.

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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