Misure di sostegno al reddito per l’anno 2021 rivolti ai cittadini in difficoltà: anziani, persone fragili, famiglie povere, senza dimora
Da oramai dieci anni il Comune di Milano organizza interventi sociali rivolti agli anziani, alle persone con disabilità, alle famiglie povere, ai senza dimora puntando sulla prossimità e sulla vicinanza degli operatori sociali alle loro comunità locali,
Da oramai dieci anni il Comune di Milano organizza interventi sociali rivolti agli anziani, alle persone con disabilità, alle famiglie povere, ai senza dimora puntando sulla prossimità e sulla vicinanza degli operatori sociali alle loro comunità locali, ai loro quartieri, alle loro case.
Sono politiche sociali complesse avviate dalla Giunta precedente, e di grande rilevanza e che ora richiedono nuove risorse e nuove professionalità sia in ambito pubblico sia in ambito del terzo settore.
Negli anni è stata creata una rete articolata e fitta, guidata dal Comune, di associazioni e cooperative sociali accreditate e convenzionate cui sono stati affidati molti servizi e molti compiti: animazione, gioco e tempo libero, educazione e formazione, accompagnamento all’autonomia e assistenza svolti sia a casa delle persone (domiciliarità) sia nelle strutture dedicate, con diversi livelli di protezione (residenzialità).
Questa rete rappresenta una ricchezza per la città, in particolare per le persone che si trovano più in difficoltà, che ora è chiamata a farsi più forte per riuscire a incontrare le situazioni più deboli.
Maggiore giustizia sociale
Ma tutto questo non basta, avverte Gabriele Rabaiotti, assessore Politiche sociali e abitative. “Le grandi città si misurano e fanno i conti con le nuove domande sociali, si confrontano con le spinte culturali e le richieste di cambiamento, con l’affermazione di nuove e diverse identità che cercano uno spazio di rispetto, di considerazione e di espressione democratica. Ascolto, confronto, dibattito nella società delle differenze sono parte della sfida che ci attende. Perdere queste voci rende la nostra città più chiusa, più debole, più ferma e resistente al cambiamento. Per questo è importante occuparsi anche dei diritti, delle nuove forme di cittadinanza, dei diversi orientamenti sessuali, della parità di genere, della lotta alle nuove forme di esclusione e di discriminazione, della ricerca di un modello di sviluppo fondato sulla maggior giustizia sociale”.
Difatti in una grande città come Milano le politiche sociali non possono dedicarsi solo a interventi diretti e di ‘settore’, cioè alle situazioni di maggiore fragilità e più esposte al rischio di esclusione, ma essere un luogo di confronto e di incontro con altri settori politici, tradizionalmente distanti e separati.
Politiche abitative popolari
In particolare, secondo l’assessore, occorre affrontare le prossime sfide della città: i rapporti con il mondo della casa (e di quella popolare in particolare), con il mondo della scuola che è rimasto uno dei pochi punti ad accessibilità universale, con il mondo della formazione, della qualificazione professionale del lavoro e dell’occupazione giovanile. “Dallo scorso anno è iniziata una collaborazione stretta e strutturale con le politiche abitative ed è stato inaugurato un percorso di composizione ed integrazione necessario per poter raccogliere indicazioni per i nuovi progetti sociali, per costruire nuovi modelli di risposta a più forte integrazione, per disegnare nuove strategie che diano rilievo e centralità ai quartieri popolari di Milano e alle periferie”.
L’anno 2020 è stato per Milano, come per la Lombardia e per l’intero Paese, un anno molto complicato in cui i bisogni sono cresciuti. “L’emergenza Covid-19 ha messo il sistema pubblico alla prova – ha spiegato Rabaiotti –abbiamo pagato un costo elevato ma la città ha saputo ancora una volta rialzarsi dando prova della forza sociale, rendendo evidente la spinta solidaristica e la grande generosità dei suoi abitanti. Abbiamo visto molti volontari farsi carico delle persone costrette a casa ed isolate. Molti volontari giovani. Abbiamo visto molti operatori pubblici e del terzo settore rispondere con coraggio alle domande dei più fragili in pieno lock-down. Abbiamo visto uscire tutte le notti le unità mobili per soccorrere le persone senza dimora. Abbiamo visto nascere nuovi servizi, nuovi spazi di accoglienza e di ospitalità”.
Con il progetto ‘Milano Aiuta’ il Comune si è fatto promotore, attivatore, coordinatore di una rete di servizi allargando il fronte delle risposte, riducendo le distanze, costruemdo una città che non ha smesso di lottare anche nei momenti più difficili.
Misure di sostegno al reddito
- Misura 1: in cui è presente almeno un minore
- Misura 2: composti da uno o più adulti, di età compresa tra i 18 e i 64 anni senza minori a carico e senza disabilità accertata nella DSU ISEE in corso di validità
- Misura 3: composti da uno o più adulti, senza minori a carico e senza anziani con più di 64 anni di età in cui vi è almeno una persona in possesso di certificazione di disabilità così come accertata nella DSU ISEE in corso di validità
- Misura 4: in cui vi è almeno una persona con oltre 64 anni di età e non sono presenti minori.