Nidaba Theatre di via Gola: petizione diretta al Sindaco Beppe Sala contro rischio chiusura. Negozi trasformati in appartamenti?
Questa volta non c'entra la crisi Covid e lockdown a far chiudere l'ennesimo locale live a Milano. Ma speculazioni edilizie in via Gola e lungo il Naviglio, che rischiano di non far alzare più le saracinesche allo storico
Questa volta non c’entra la crisi Covid e lockdown a far chiudere l’ennesimo locale live a Milano. Ma speculazioni edilizie in via Gola e lungo il Naviglio, che rischiano di non far alzare più le saracinesche allo storico locale blues Nidaba Theatre, uno degli ultimi presidi contro il degrado della zona. Difatti il timore è una convivenza impossibile tra le future abitazioni tutte a piano terra (ex attività commerciali in crisi) e il Nidaba, teatro di musica live con spettacoli di livello internazionale e attivo da 25 anni. Nel 2016 gli era stato conferito l’Ambrogino d’oro per aver portato a Milano importanti artisti internazionali. Non solo. Lo scorso anno il sindaco Beppe Sala aveva partecipato alla festa di via Gola “ripetendo, e giustamente, evidenziando che la riqualificazione del quartiere non può prescindere dalla presenza di attività commerciali, negozi e botteghe artigiane, che diano impulso alla socialità, al fine di combattere il degrado imperante”. “Perché ora l’amministrazione permette che una camera da letto possa sorgere dietro il palco del Nidaba?” È la domanda che da tempo il gestore Massimo Ricciardo si pone. Perché il Comune permette a una società immobiliare di acquistare esercizi commerciali in crisi per trasformarli in appartamenti rendendo la zona l’ennesimo degradato ghetto-dormitorio? Non servirebbe piuttosto uno sviluppo di attività e di pubblici esercizi, per poter rivitalizzare il quartiere e riportarlo a essere degno di fare parte del centro storico di una città come Milano? Inoltre, aggiunge Ricciardo, il cambio di destinazione d’uso dei locali fa ricadere sul teatro costosi oneri di insonorizzazione non avendo preteso dalla società immobiliare la necessaria “valutazione di clima acustico”. Opere che oltre ad essere troppo costose per il teatro, saranno pressoché vane e inattuabili.
I lavori sono iniziati da mesi e il cambio di destinazione d’uso dell’immobile sta avendo facilitazioni dall’eccessiva burocrazia, dal conseguente scarso controllo, e da disposizioni interne degli uffici tecnici, nate per snellire la burocrazia e che invece, in questo caso, permettono di non presentare documenti importantissimi che tutelerebbero la nostra attività e il futuro acquirente. Disposizioni che gli uffici comunali si ostinano ad applicare con una presa di posizione inspiegabile.
L’esistenza del NIDABA rischia di essere compromessa se questi appartamenti verranno realizzati senza i requisiti acustici abitativi previsti dalla legge. Così facendo noi e lo sprovveduto acquirente saremo entrambi vittime di questa operazione e probabilmente saremo noi a trovarci in conflitto, intanto chi ha costruito avrà già intascato i soldi. Questi imprenditori hanno già manifestato apertamente, la loro intenzione di far chiudere il Nidaba con una denuncia per inquinamento acustico, totalmente infondata, senza che i negozi fossero abitati e senza avere i regolari titoli abitativi edilizi.
Da oltre un anno combattiamo da soli questa battaglia e stiamo perdendo ormai le speranze. Questo è l’ennesimo sopruso del business dell’imprenditoria edile che costringe le attività culturali a soccombere: la nostra Milano ha già visto importanti live club chiudere per lasciare posto ad abitazioni.
Avviamo questa raccolta firme a sostegno della cultura, della musica dal vivo e della famiglia del Nidaba, perché Milano non ha bisogno di “abitazioni-negozio” dietro le saracinesche, ma di luoghi di socialità dove creare e sviluppare cultura. La cultura è l’anima del nostro Paese. Chiediamo a tutti gli artisti, musicisti, giornalisti, persone che lavorano nello spettacolo e amici, di sostenerci e aiutarci a chiedere al nostro Sindaco Beppe Sala un aiuto concreto per salvare il Nidaba.
Grazie di cuore per il vostro supporto: firmate e condividete questo appello, la musica e l’arte devono vincere !!! Max e Barbara”
Oggi NIDABA conta su di te: Firma qui la petizione “Difendiamo il NIDABA Theatre per difendere la musica, l’arte e la cultura“. Unisciti con NIDABA e i 2.183 sostenitori e più di oggi.