Paolo Rossi e la Brigata Brighella: un sorriso dove l’emergenza continua
Una nuova Brigata Volontaria si aggira per la città: è la Brigata Brighella, sorta con l’intento di portare un sorriso alle persone che per vari motivi si ritrovano ancora ostaggio del disagio provocato dal prolungato
Nate durante la fase più acuta dell’emergenza Covid -19 le Brigate Volontarie girano senza sosta per la città da ormai diverse settimane con la missione di distribuire cibo e farmaci alle persone più bisognose e/o sottoposte a quarantena. Nate spontaneamente dal mondo dei collettivi e dei centri sociali, supportate e formate da Emergency, l’associazione umanitaria milanese fondata da Gino Strada, le Brigate hanno finora consegnato circa 80 tonnellate tra cibo e farmaci a oltre 5 mila famiglie milanesi, regalando alla città un grande esempio di senso civico e spirito di solidarietà.
Ma se i beni di prima necessità sono indispensabili per sostentare il corpo, arte, bellezza, fantasia e cultura lo sono altrettanto per nutrire lo spirito, soprattutto in questo periodo di “clausura” forzata che ha visto le relazioni interpersonali e gli svaghi ridursi drasticamente.
Cosa ancor più vera e drammatica per le categorie più deboli e ai margini della modernità che, senza la possibilità di avvalersi della compagnia, seppur virtuale, dei social media e dei servizi del modo digitale che tanto ci hanno supportato negli ultimi due mesi, hanno dovuto convivere con un grande e persistente senso di solitudine. Proprio per alleviare questo vuoto interiore alle 15 brigate esistenti se ne è aggiunta una nuova e un po’ speciale, sorta proprio con l’intento di portare un sorriso alle persone che per vari motivi si ritrovano ancora ostaggio del disagio provocato dal prolungato lockdown.
L’iniziativa è partita dalla compagnia teatrale Dopolavoro Stadera che opera ormai da diversi anni all’interno dell’omonimo quartiere proponendo una forma di teatro popolare che mette in scena temi a sfondo sociale e politico. A Vlad Scolari, attore, regista e “motore” della compagnia teatrale, l’idea è venuta proprio durante i giorni cupi della quarantena: una brigata ambulante ispirata alla secolare tradizione dei cantastorie e dei carrozzoni che attraverso l’affabulazione teatrale provi a trasmettere allegria, sogno e fantasia.
Il progetto, presentato alle altre Brigate e a Emergency, è stato accolto subito con grande entusiasmo. Ma quale nome attribuire alla nuova brigata? La mente è corsa a Brighella, la scanzonata maschera lombarda della Commedia dell’Arte, abile nel cantare, suonare e ballare; pronta, agile e scaltra; capace di raccontare frottole con tale sicurezza e convinzione che risulti quasi impossibile distinguerle dalla verità. “Proprio le armi di cui abbiamo bisogno per affrontare i palcoscenici improvvisati in cui ci ritroveremo a recitare”, si sono trovati d’accordo gli attori della Brigata. Ma un certo timore serpeggiava tra loro: “Saremo in grado di reggere l’urto?”.
Come spesso capita la fortuna premia gli audaci: ecco allora materializzarsi sulla scena Paolo Rossi, il “Re dei giullari” e dell’improvvisazione teatrale. Il popolarissimo e poliedrico attore, venuto a conoscenza del progetto, ha deciso di mettere la propria arte ed esperienza al servizio della causa. Un allenatore, come ama definirsi egli stesso, che prepari questi giovani attori ad affrontare e volgere a proprio favore, ogni interferenza o inciampo che l’agone teatrale dovesse presentare loro. E così, alla presenza del maestro, gli attori della neonata Brigata Brighella si sono ritrovati (non senza un certo stupore) a provare nel cortile di casa Emergency, in via Santa Croce.
Fino all’esordio di venerdì scorso nel cortile di via Barbavara 6, in una casa popolare d’epoca a fianco della stazione di Porta Genova dove un pubblico divertito e incuriosito ha assistito dai propri balconcini, trasformatisi per l’occasione in palchetti teatrali, alla performance. Il repertorio messo in scena è quello delle Fiabe Italiane di Italo Calvino, raccolta di fiabe antiche della tradizione popolare pubblicate nel lontano 1956, opportunamente rivisitate in chiave moderna. Calvino soleva dire che le fiabe sono vere e ci forniscono una spiegazione generale della vita. Speriamo allora che in fondo a questo tunnel ci attenda, proprio come nelle fiabe, un lieto fine: quello di uscire da questa emergenza più forti ma soprattutto più uniti e solidali di come ci siamo entrati.
Dopo il successo della prima campagna di crowdfunding, che ha permesso di portare aiuto alla popolazione di Milano nella fase più acuta dell’emergenza Coronavirus, le Brigate Volontarie per l’Emergenza lanciano la seconda campagna di raccolta fondi per proseguire il sostegno alla popolazione in difficoltà a causa della crisi economica causata dall’emergenza sanitaria. Qui il link Solidali oltre l’emergenza.
Brigata Brighella – Pagina Facebook
Dopolavoro Stadera – Pagina Facebook
Foto in evidenza: ph Camilla Bianchi