Parco del Ticinello, inaugurazione primo lotto: estate 2020
È la promessa di Pierfrancesco Maran, assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura, ospite dell’annuale Festa dell’associazione del Parco del Ticinello il 27 maggio scorso nell’aia della Cascina Campazzo. Presenti anche il Presidente del Municipio 5,
È la promessa di Pierfrancesco Maran, assessore a Urbanistica, Verde e Agricoltura, ospite dell’annuale Festa dell’associazione del Parco del Ticinello il 27 maggio scorso nell’aia della Cascina Campazzo. Presenti anche il Presidente del Municipio 5, Alessandro Bramati e l’assessore al Verde Giovanni Esposito. Alle spalle hanno i tabelloni con i prospetti esecutivi del primo lotto, di fronte un gruppo composto di cittadini che per trent’anni ha lottato per la difesa del parco, più volte promesso e sempre sul punto di svanire nell’alternarsi delle amministrazioni. Allora animatori poco più che ventenni delle lotte per il parco, domenica scorsa presenti con figli e nipoti. Nell’illustrare il percorso delle prossime opere Giuseppe Mazza, presidente dell’Associazione Comitato per il Parco Agricolo del Ticinello onlus, ha tenuto a ricordare la filosofia dell’associazione: «Il Ticinello è il parco di tutti e tutti devono concorrere a svolgere la loro parte: noi abbiamo collaborato con tutti nell’arco di trenta lunghi anni. Oggi l’amministrazione del Comune c’è, il Municipio c’è, l’Associazione c’è, pertanto siamo certi che proseguiremo insieme fino all’obiettivo finale: maggio 2020 con l’inaugurazione del primo lotto. Chiediamo però alle istituzioni la massima trasparenza qualora sorgessero difficoltà per risolverle insieme informandone i cittadini».
Allo scetticismo di alcuni presenti non così sicuri di poter vedere ultimata l’opera, Mazza contrappone la data di avvio dei lavori: ottobre 2018! Anche la risposta dell’assessore Maran è immediata: la massima garanzia di un futuro da cui non si torna indietro è data dal contesto del Parco Ticinello inserito in quello ben più ampio del Parco agricolo sud Milano sorto, nel 1990. «Il Parco del Ticinello ha preso finalmente la strada del non ritorno, non è più area edificabile ma parco agricolo. Ora rendiamolo un “parco bello” che realizzi i sogni di chi ha lottato per decenni». Il Ticinello non è certo un regalo venuto dall’alto, Maran ci tiene a riconoscerlo: «È il frutto di un grande lavoro dei cittadini che a un certo punto ha intercettato una volontà politica. In particolare quella del vicesindaco precedente, Ada Lucia De Cesaris, che ha concluso alcuni passaggi importanti». Altri ce ne saranno. «Il nuovo Pgt, il Piano di governo del territorio, amplia i confini del Parco agricolo Sud Milano di circa un milione di metri quadri vincolando le aree di via Bellarmino, Vaiano Valle Nord e Sud ponendo così fine alla spada di Damocle sui diritti edificatori». Con il nuovo Pgt rimarrà fuori solo una piccola volumetria su Vaiano Valle per ridefinire il quartiere. Sostanzialmente il 90% delle volumetrie in bilico da anni saranno definitivamente delocalizzate grazie alla cessione di aree al proprietario Unipol, a cui va riconosciuto il merito di rispettare gli obiettivi della città di Milano pur salvaguardando i propri interessi economici, contrariamente ai proprietari precedenti (Ligresti – Ndr). Da un punto di vista “prettamente urbanistico” la storia potrebbe chiudersi entro pochi mesi con l’approvazione del nuovo Pgt. Tornando agli impegni e alle date per l’avvio del primo lotto, l’assessore Maran pone l’accento sul fatto che «Il Parco Ticinello non può essere difeso solo dal non edificare, deve diventare un “parco bello”, usufruibile non solo da chi coltiva l’area. L’anima resta agricola, ma deve essere frequentato dai cittadini dei quartieri limitrofi». Dunque «il primo lotto è finanziato, il progetto è approvato, la vidimazione di regolarità contabile è stata fatta», non resta che pubblicare la gara per partire. «Potranno esserci intoppi ma la strada presa è assolutamente realistica». A conclusione del suo intervento, Maran riporta la preoccupazione che investe tutte le municipalità: la battaglia infinita contro i rischi di degrado. «I luoghi devono essere presidiati e gestiti con la supervisione pubblica, ma occorre anche che le persone che ci abitano intorno si rimbocchino le maniche». Da qui la richiesta all’associazione di avanzare in merito una proposta di cogestione, impegnandosi dal canto suo nel reperire le risorse per realizzarla.
Anche Alessandro Bramati, presidente del Municipio 5, caldeggia identico impegno all’associazione: «L’aspetto del degrado è di competenza del Municipio in quanto ente territoriale più vicino ai cittadini: nostro obiettivo primario è far sì che l’area mantenga la funzione a cui è destinata. Di conseguenza la cura delle opere realizzate è fondamentale: vanno mantenute e garantite con la stessa dignità con cui sono progettate». Riferendosi al episodio recente ritrovamento di rifiuti nell’area umida eliminati dall’Amsa in seguito a segnalazioni, l’assessore al Verde Giovanni Esposito pone il problema irrisolto dell’affidamento della vigilanza sulle zone una volta avviati i lavori: «Purtroppo non sappiamo di chi sia la gestione delle aree umide, per le quali è necessaria una vigilanza continua». E chiede l’impegno all’associazione del Parco del Ticinello, «sempre sensibile a questo tema» a collaborare a un progetto di vigilanza continua. In conclusione, le istituzioni ci sono, i finanziamenti anche, l’estate 2020 quale data significativa dell’inaugurazione del 1° lotto è realistica. Degli altri due lotti nulla è messo sulla carta e permangono le perplessità sullo stralcio dal 1° lotto della ristrutturazione della Cascina Campazzino. Da parte delle istituzioni continua a essere richiesta assidua vigilanza e collaborazione: per l’associazione storica del Parco agricolo del Ticinello non è certo l’ora di tirare i remi in barca!
Francesca Mochi
Giornalista, socia dell’associazione
Le aree di intervento del primo lotto
La prima area di intervento di 12mila metri quadri è situata lungo la via Dudovich: prevede la finitura con diversi arredi quali panchine, un pergolato e nuovi percorsi pedonali. La seconda area riguarda gli orti della cascina Campazzino e i manufatti abusivi. Saranno realizzati orti in regola da assegnare attraverso i bandi, tre serre didattiche e un fabbricato fruibile per attività al chiuso. Ci sarà uno specchio d’acqua funzionale all’arricchimento della biodiversità per la fauna e la flora per ricreare il paesaggio caratteristico delle zone umide. La terza area si trova oltre il cavo del Ticinello: sarà rimodellata con un bosco didattico, percorsi attrezzati per una fruizione sia libera sia guidata. Il tutto sarà assegnato con i criteri della cogestione a scuole e associazioni per lo sviluppo di una pluralità di iniziative. L’ultima area corrisponde alla striscia adiacente alla via Selvanesco al confine del parco: sarà attrezzata con una pista ciclabile a circuito, zone fiorite e serie di arredi. Nel frattempo il presidente dell’associazione, Giuseppe Mazza, avendo rilevato un forte interesse da parte dei cittadini, ha proposto al Comune di far rientrare nel Parco Ticinello l’area attigua (ora con potenzialità edificatorie) di proprietà del gruppo Unipol. Sarà un passaggio fattibile? Lo vedremo, per ora l’obiettivo realistico è l’estate 2020 con l’inaugurazione del primo lotto.