Parla Luca Santini, di Librisottocasa «Libri e consigli a domicilio con le piccole librerie indipendenti»
«È una prospettiva che si apre. Primi pezzi di un futuro da costruire», ci spiega Luca Santini di Librisottocasa, diventato con la sua Libretta (unione delle parole libreria e bicicletta) ormai una presenza familiare del
«È una prospettiva che si apre. Primi pezzi di un futuro da costruire», ci spiega Luca Santini di Librisottocasa, diventato con la sua Libretta (unione delle parole libreria e bicicletta) ormai una presenza familiare del Sud Milano. L’iniziativa è “Libri da asporto”, promossa da NW, società milanese di Consulenza e Marketing Editoriale. Due gli scopi: ovviamente offrire buone letture da fare in casa, ma anche sostenere le librerie indipendenti. Sono le “piccole”, che non fanno parte di catene editoriali e non vendono online, ma sono pronte a farvi arrivare a casa i volumi che desiderate e magari anche a consigliarvi nella scelta. Sul sito libridasporto.it, dove si trovano anche tutte le informazioni, si legge che sono già ben oltre 600 le librerie aderenti in tutto il Paese e circa 120 marchi editoriali. Chiave di questo successo, che può diventare un modo nuovo e promettente di sviluppare il mercato letterario, sono i costi di spedizione coperti dagli editori.
A Milano le Lim (Librerie indipendenti) che partecipano sono 25; nella parte Sud dell’area metropolitana ne segnaliamo tre: Mamu Magazzino Musica, libreria Lapsus e Librisottocasa, la libreria itinerante di Luca Santini. Ed è proprio Luca a sottolineare la prospettiva nuova che questo genere di iniziative può offrire alle piccole librerie. Hanno aderito anche i grandi editori: «Hanno capito che, per quanto importante sia la vendita online, senza le librerie fisiche i libri non escono». Per questo le Lim pensano anche al “dopo”: quando torneremo a toccare i libri sugli scaffali, e anche alle presentazioni dei libri con gli autori. Importante: «Per recapitare gli ordini che arrivano dalla propria zona – dice Luca Santini – non occorre spedire, si può fare personalmente e secondo le regole dettate dall’ordinanza regionale in materia. Con tutte le norme di prevenzione del caso. Io consegno nei municipi 5, 4 e 6. Certo, i libri arrivano dai distributori con qualche ritardo, ma arrivano. Con fatica, ma si può lavorare. Soprattutto pensando di aprire una strada nuova per il futuro».
Quali sono i libri più richiesti? «Naturalmente quelli che hanno assonanza con questo momento che stiamo attraversando, quindi Cecità di José Saramago, La Peste di Albert Camus, Spillover di David Quammen, i lavori di Ilaria Capua e di altri scienziati. Molti chiedono consigli per i bambini».