Passatelli in brodo con porcini

Impastare e sporcarsi le mani è uno degli aspetti più divertenti della cucina: i passatelli – piatto della tradizione romagnola – vanno fatti rigorosamente a mano e si preparano velocemente con ingredienti che nella dispensa

passatelli

Impastare e sporcarsi le mani è uno degli aspetti più divertenti della cucina: i passatelli – piatto della tradizione romagnola – vanno fatti rigorosamente a mano e si preparano velocemente con ingredienti che nella dispensa si trovano sempre.

Ingredienti per 4 persone: 4 funghi porcini; 1 cucchiaio di prezzemolo tritato; 2 scalogni; 90g di pangrattato; 45g di parmigiano grattugiato; 1 pizzico di noce moscata;1 uovo e 1 tuorlo; 1 litro di brodo vegetale; olio extravergine d’oliva; sale e pepe bianco.

Preparazione: Pulite con cura i porcini, tagliateli a fettine e sbucciate gli scalogni. In una padella mettete a scaldare l’olio assieme agli scalogni interi, poi aggiungete i gambi dei funghi e infine le cappelle. Aggiungete un mestolo di brodo, regolate di sale e profumate con un pizzico di pepe bianco e una spolverata di prezzemolo tritato.

Nel frattempo preparate i passatelli: in una ciotola mettete il pangrattato, il parmigiano, le uova, la noce moscata, aggiustate di sale e pepe e impastate fino a ottenere un composto consistente. Se risultasse troppo duro, aggiungete una piccola quantità di brodo. Fate riposare l’impasto almeno 10 minuti. Portate a ebollizione il brodo vegetale, riempite con l’impasto l’apposito attrezzo (è uno schiacciapatate con fori più ampi pensati per i passatelli, ma va bene anche uno schiacciapatate semplice) e formate i passatelli calandoli direttamente nella pentola. Appena salgono a galla, scolateli delicatamente con la schiumarola, versateli nella padella con i funghi e aggiungete un mestolo di brodo per amalgamare il tutto. Servite con del prezzemolino fresco appena tritato e un po’ di parmigiano grattugiato.

Anna Muzzana

Elisa Paci, 24 anni, laureata in Comunicazione e Società (Scienze Politiche), blogger e fotografa, ha uno spirito internazionalista, che la porta a viaggare a Milano e nel mondo, in aiuto di chi non ce la fa, siano persone, interi popoli o piccole redazioni digitali. Per lei il reaggae è il massimo.

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