Pensieri estivi

Quali sono i “caldi” pensieri che nelle insonni notti d’estate occupano la mia mente? Per esempio: raccomandano di innaffiare le piante solo al mattino o dopo il tramonto; certo anche a noi umani, se troppo accaldati,

caldoQuali sono i “caldi” pensieri che nelle insonni notti d’estate occupano la mia mente?

Per esempio: raccomandano di innaffiare le piante solo al mattino o dopo il tramonto; certo anche a noi umani, se troppo accaldati, consigliano di bere piano e non liquidi gelati ma, in preda a un attacco di sete feroce verso mezzogiorno, cosa diremo a chi ci negasse un bicchiere d’acqua fino al tramonto del sole? Suvvia, concediamo a metà giornata una “bibita” almeno alle piantine più vistosamente assetate, a quelle che fanno di tutto per richiamare la nostra attenzione con le foglie tutte giù raso terra a orecchie di cocker.

Va bene, avevano già bevuto alle otto, e con questo? È forse una buona ragione per costringerla ad aspettare per un altro bicchiere fino al tramonto del sole?  Le ortensie, per esempio, ti strappano il cuore con il loro implorare acqua, come puoi negare loro un goccetto a mezza giornata?  A noi non fanno che raccomandare di bere acqua dalla mattina alla sera che fa tanto bene e loro niente?

Altri “ardenti” pensieri di stagione riguardano gli animali. Tra quelli che in estate abbandonano cani, gatti, mini-conigli e compagni, ci sono i pigri che per liberarsi dell’ex amato divenuto incomodo si limitano ad allontanarsi di poco dal proprio quartiere: senza troppo sudare infilano la bestiola in un giardino o cortile altrui.

I più fantasiosi la portano a tosare per mai più tornare. Questi svariati abbandoni non sono meno gravi di altri, anche perché chi troverà il derelitto quasi sempre sarà costretto ad abbandonarlo a sua volta, a portarlo al canile cioè – li avete mai visti? – all’inferno.

Qui gli animali, il più delle volte, sono tenuti in condizioni che gridano vendetta. Per fortuna aumentano gli alberghi che non rifiutano clienti quadrupedi, aumenterebbero ancora di più se noi tutti uniti rifiutassimo, o meglio abbandonassimo, gli altri.

Un pensiero “caloroso” anche per i nostri vecchi, quelli lasciati soli durante i mesi estivi. L’arredo urbano tiene conto del loro progressivo aumentare di numero? I vecchi camminano a piccoli passi e dopo due o tre farebbero volentieri una sosta. Sui marciapiedi, lungo il percorso che porta alla farmacia, al panettiere con cui scambiare le uniche parole della giornata, spazio per panchine certo non ce n’è, ma per punti di sosta sì: occorrono, lungo i muri o attorno ai pali, sedili poco sporgenti, minimi (pesano così poco i vecchini), anche solo quattro mattoni in croce. O vogliamo chiuderli a chiave in casa per i loro ultimi anni e arrivederci nell’aldilà?

Spezzare la giornata con due passi fuori può rendere loro meno insopportabile la vita.

E, per finire, una piccola considerazione. Vi siete mai accorti di quanto sia bello leggere d’estate sotto l’ombrellone, sotto un albero, o anche sul tram in città? Ma leggere cosa?

I golosi di libri sono più fortunati dei golosi di paste. Se sei indeciso tra questa o quella in pasticceria non ti lasciano assaggiare, in libreria sì. Puoi aprire e assaggiare dieci pagine se vuoi, ma bastano poche righe per capire se hai voglia o no di continuare. Non badate troppo ai consigli degli altri, sono così soggettivi i piaceri culinari e letterari. In libreria (e in biblioteca) si può fare vacanza, specie se l’aria condizionata è regolata al minimo.

Pensieri estivi, non in ordine d’importanza, ma in ordine sparso, così come vengono…

Buone vacanze a tutti!

Anna Muzzana

(luglio 2015)

 

Elisa Paci, 24 anni, laureata in Comunicazione e Società (Scienze Politiche), blogger e fotografa, ha uno spirito internazionalista, che la porta a viaggare a Milano e nel mondo, in aiuto di chi non ce la fa, siano persone, interi popoli o piccole redazioni digitali. Per lei il reaggae è il massimo.

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