Ugliano «Il nuovo governo abbassi l’Iva sul teleriscaldamento», lanciata petizione per portare l’aliquota al 5%, come per gli altri consumi da riscaldamento
«Con Sunia, Sicet, Coordinamento Comitati Milanesi abbiamo lanciato una petizione per chiedere al nuovo governo l’abbassamento dell’Iva al 5% sui consumi da teleriscaldamento e l’inclusione di questi utenti nei bonus concessi dal governo per chi
«Con Sunia, Sicet, Coordinamento Comitati Milanesi abbiamo lanciato una petizione per chiedere al nuovo governo l’abbassamento dell’Iva al 5% sui consumi da teleriscaldamento e l’inclusione di questi utenti nei bonus concessi dal governo per chi usa il riscaldamento a gas o elettrico. Siamo di fronte a una situazione paradossale, che penalizza chi riscalda le proprie case in modo più ecologico e che coinvolge, in diversi casi qui a Milano, gli abitanti delle case popolari». Con queste le parole Aldo Ugliano, presidente della neonata associazione Ambiente ed Energia, già consigliere comunale e presidente del Consiglio di Zona 5, ha presentato oggi a Milano una petizione con raccolta di firme.
Sono infatti, solo nella nostra città, circa 225mila gli utenti del teleriscaldamento, esclusi dai benefici, introdotti nel febbraio scorso dal governo Draghi, che hanno abbassato l’Iva al 5% sui consumi prodotti da gas o elettricità per acqua calda e riscaldamento. Di questa folta schiera di milanesi – circa un sesto della popolazione della città – 25mila milanesi paga l’aliquota piena al 22%, poiché sono serviti anche da impianti che producono esclusivamente acqua calda. l restanti 200mila, che hanno sia acqua calda che il riscaldamento prodotti da impianti di cogenerazione, pagano una aliquota al 10%.
I quartieri a Milano serviti dal teleriscaldamento sono principalmente quartieri popolari, posti in periferia. Da una prima indagine – «Ma non è facile capire perché spesso le spese di riscaldamento esibiscono solo il totale», ci spiega Ugliano – nel sud Milano pagano l’iva al 22% il Lorenteggio, Giambellino, Primaticcio, Quartiere dei Fiori e Ex Om e Corvetto. Sono leggermente più fortunati ma comunque penalizzati da un’aliquota al 10% i quartieri Gratosoglio, Chiesa Rossa, Missaglia, Ian Palach, Torretta e Stadera.
Alla beffa di pagare un’Iva maggiorata, si aggiunge quella di non poter accedere ai bonus energetici, introdotti sempre dal governo Draghi per le famiglie in difficoltà economica (con un Isee inferiore a 15 mila euro) Il motivo? «Gli utenti del teleriscaldamento nella maggior parte dei casi non hanno un contatore per misurare i consumi – continua il presidente di Ambiente ed Energia – quindi non possono inserire il numero di Pdr (Punto di riconsegna) nella domanda».
«Le firme che raccoglieremo, le consegneremo al nuovo governo, ai parlamentari di Milano, al sindaco Sala e al presidente Fontana, chiedendo che facciano tutto il possibile per porre fine a questa situazione iniqua, che penalizza le fasce più deboli e coloro che hanno consumi più ecologici» ha concluso Ugliano.
Per firmare e far firmare la petizione scaricare il modulo (clicca qui), completarlo e inviarlo a: info@ambienteenergia.net
Possibile anche firmare la petizione su Change.org
Aldo Ugliano.