Piccoli grandi festival letterari – Il sorprendente appuntamento di Ullapool
Il mio ultimo avamposto in Scozia – Inverness, in cui abito da circa tre anni – è una delle cinque città più importanti della Scozia. Eppure, con i suoi 47 mila abitanti, quella che viene
Il mio ultimo avamposto in Scozia – Inverness, in cui abito da circa tre anni – è una delle cinque città più importanti della Scozia. Eppure, con i suoi 47 mila abitanti, quella che viene chiamata la “Capitale delle Highlands” ha l’appellativo di città solo da una ventina d’anni. Avendo vissuto a Milano, Parigi, Cheboksary (per cui vi rimando ai cari vecchi Dispacci dalla Russia), Glasgow ed Edimburgo, Inverness sembra più un embrione di città, in divenire, ma che deve ancora superare ostacoli importanti come la qualità dei trasporti pubblici e dei servizi locali. Questo si riflette anche nella varietà dell’offerta culturale.
Per questo ogni tanto un po’ di nostalgia per il frizzante trambusto, le opportunità infinite, la vitalità di una città fatta (anche se mai finita) si fa sentire, con i suoi eventi e continui scambi di idee.
Eppure questo mese ho avuto diverse piacevoli sorprese che mi hanno fatto rivedere questo mio nuovo mondo con occhi diversi. Tutto inizia da un viaggio di lavoro all’Ullapool Book Festival (nella foto in alto lo scittore Val McDermid, al centro, con Doug Johnstone, a sinistra, e Stuart Neville). Quest’anno, per fortuna, un po’ per lavoro e per un progetto di podcast letterario a cui sto lavorando (Northern Bibliosphere, per chi fosse interessato, è su Spotify ed Apple podcast e tutta quella masnada), sono riuscita a intrufolarmi all’evento, e non ha mancato di stupire.
Per farvi un’idea, Ullapool è un villaggio sulla costa nord ovest della Scozia; a circa un’ora e mezza da Inverness, è da qui che partono i traghetti per le per le Isole Ebridi esterne. Quindi, pur essendo una località di interesse turistico, è calma per la maggior parte dell’anno.
A inizio maggio, per la prima volta in questi due anni, è ritornato questo evento che pare minuto ma che in realtà è forse uno degli eventi letterari più interessanti a cui abbia assistito. Nato ispirandosi al più grande e rinomato festival internazionale del libro di Edimburgo, Ullapool Book Festival è un weekend di incontri con autori scozzesi e internazionali di alto calibro. La differenza con altri festival sta nel fatto che autori e parte del pubblico in visita restano ad Ullapool per i tre giorni dell’evento. E quindi ti trovi a conversare amabilmente con scrittori pluripremiati, e l’aura mistica che alcuni ogni tanto possono avere scompare.
Concerto dei Fun Lovin’ Crime Writers.
Forse ancora di più quando ti trovi a ballare a ritmo di rock ‘n’ roll sulle note di band formata da mostri sacri della letteratura thriller e poliziesca locale. La prima sera siamo infatti invitati a un concerto dei Fun Lovin’ Crime Writers, di cui fanno parte Val McDermid, Chris Brookmyre e Doug Johnstone, tra le penne più celebrate della corrente letteraria del Tartan Noir.
Ma cos’è il Tartan Noir? Pensate a Montalbano, o altri esponenti della giallistica italiana, a come si legano alla cultura locale tra cibo, dialetti, sfruttando le zone di luce ed ombra, interfacciandosi con l’attualità, gli sfondi socio-politici di un luogo.
Il Tartan Noir è tutto questo in chiave scozzese, ed è forse uno dei generi più amati e celebrati nel paese al giorno d’oggi. Influenzata dalla tradizione letteraria locale, il genere verte spesso su personaggi complessi, la dualità tra bene e male nell’animo umano, una forma di redenzione, e spesso racconta di operazioni di polizia e di corruzione sociale. L’autore più famoso di questa corrente è forse Ian Rankin (che ha anche coniato il termine), scrittore che ha creato il personaggio iconico dell’Ispettore Rebus.
Se il Tartan Noir vive soprattutto in ambienti urbani, c’è una frangia di scrittori che si concentra sugli ambienti rurali delle Highlands (luoghi remoti e isolati si prestano bene ad attività illecite e creazione della suspense).
II genere è tanto popolare da avere dato vita a diversi festival in Scozia: se i più conosciuti sono forse il Bloody Scotland a Stirling e il Granite Noir ad Aberdeen, il Crime & Thrillers Weekend (di cui Ian Rankin stesso è un habitué, avendo una seconda casa proprio a Cromarty) è un altro di quei piccoli grandi eventi che rendono le Highlands un luogo speciale.
Dintorni di Ullapool.
Si respira la volontà di creare eventi culturali di qualità e un’alternativa ai grandi eventi che però sono lontani, nella Central belt tra Glasgow ed Edimburgo. In più, vogliamo parlare della bellezza del viaggio per raggiungere questi luoghi? Chilometri di strada tra gli scenari suggestivi e sublimi della regione, che rendono quest’esperienza un viaggio unico, lontano dalle calche e file dei grandi centri urbani.
Ora che questi eventi sono tornati, penso che la nostalgia per le grandi città si farà sentire un po’ meno.