Pisapia al Teatro Ringhiera presenta il suo libro

Serata speciale stasera, 4 novembre, al Teatro Ringhiera. Dopo lo spettacolo “Qui città di M.” di Piero Colaprico, regia di Serena Sinigaglia con Arianna Scommegna, scene di Maria Spazzi (ora  di inizio 19,30 – Info su www.atirteatroringhiera.it),

Serata speciale stasera, 4 novembre, al Teatro Ringhiera. Dopo lo spettacolo “Qui città di M.” di Piero Colaprico, regia di Serena Sinigaglia con Arianna Scommegna, scene di Maria Spazzi (ora  di inizio 19,30 – Info su www.atirteatroringhiera.it), il Sindaco Giuliano Pisapia presenta il suo libro “Milano città aperta, una nuova idea di politica”. L’incontro sarà l’occasione per discutere dell’esperienza amministrativa del primo cittadino e tratteggiare il futuro di Milano e della Città metropolitana, anche in vista delle elezioni comunali del 2016. Moderatore della serata il giornalista e scrittore Piero Colaprico. Interverranno  Walter Magnoni,  responsabile del Servizio per la pastorale sociale e il lavoro nella Diocesi di Milano, e Serena Sinigaglia, direttrice artistica del Teatrop Ringhiera Atir. L’ingresso all’incontro con Pisapia è gratuito.

“Milano città aperta”

libro pisapiaIl libro racconta le profonde trasformazioni di una città che dialoga con tutti e non ha paura per questo di perdere la coerenza con i propri valori: una città che sperimenta nuove forme di mobilità, che rivoluziona il proprio profilo grazie a grattacieli avveniristici ma rida dignità all’edilizia popolare, che recupera fabbriche dismesse per offrire nuovi spazi agli incontri dei cittadini e alla creazione di cultura, che mette al primo posto i diritti sociali e civili, che è pronta ad accogliere il mondo con Expo 2015. Ma il libro è anche un viaggio lungo la vita di Pisapia, dagli scout all’impegno politico giovanile, dalla scelta di seguire le orme paterne e diventare avvocato alla passione per una giustizia davvero al di sopra delle parti. Fino alla decisione di mettersi al servizio della cittadinanza, anche a costo di sfidare le rigidità e l’immobilismo del proprio schieramento. Così, alla fine, questo libro è diventato anche il racconto di una nuova politica possibile o forse, semplicemente, della buona politica. Scrive Pisapia a questo proposito: “Una politica che sappia realizzare l’unità e non frantumarsi sempre nelle divisioni. Una politica ragionata e non esibita. Una politica che metta al centro l’interesse collettivo e non le carriere personali.  Il mio orgoglio più grande è quello di essere riuscito, a Milano, a realizzare questo sogno. E la mia più grande speranza è che il miracolo che è stato possibile qui sia replicabile in tutto il Paese”.

(Novembre 2015)

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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