Presidente Bramati: «Da metà maggio iniziamo la distribuzione di tessere di acquisto alimentari per 50mila euro»

Molte sono le sfide aperte e le difficoltà di questo momento segnato dall’epidemia di Coronavirus. Sono sempre più numerose le situazioni di povertà. In talune aree le persone rovistano nei sacchi dell’immondizia ed è quanto

Molte sono le sfide aperte e le difficoltà di questo momento segnato dall’epidemia di Coronavirus. Sono sempre più numerose le situazioni di povertà. In talune aree le persone rovistano nei sacchi dell’immondizia ed è quanto mai importante fare presto negli interventi. Poi ci sono cittadini che ancora non stanno in casa e vanno in giro senza ottemperare alle regole restrittive di salute pubblica. I presidi sanitari sono ancora una chimera e in molte farmacie della zona, per esempio, non si trovano mascherine. Per conoscere qual è la situazione del Municipio 5 abbiamo intervistato il presidente Alessandro Bramati.

Presidente, quali sono attualmente le maggiori necessità del Municipio 5?

«La diffusione di Covid-19 ha amplificato i bisogni che già c’erano e ne ha fatti emergere di nuovi. Certamente c’è il tema economico, che già preoccupa ed in prospettiva sarà determinante anche per una tenuta sociale. C’è una questione educativa dei giovani sia nella loro fragilità in alcuni contesti sociali, sia sul fronte dell’istruzione dove la didattica a distanza, seppure con un grandissimo sforzo delle scuole, evidenzia limiti che si dovranno superare. Non da meno le segnalazioni di denunce di liti domestiche che le Forze dell’Ordine mi dicono essere in aumento».

C’è poi il tema dell’assistenza degli anziani costretti a casa.

«Per quanto riguarda la fascia di popolazione anziana è sicuramente una necessità il servizio della spesa a domicilio e delle piccole incombenze che non riescono a fare perché è bene che stiano protetti in casa. Su questo devo dire che la risposta messa in campo dal mondo delle associazioni e del volontariato è stata straordinaria e ne sono infinitamente grato».

Come Municipio avete appena lanciato un bando da 50mila euro per l’acquisto di tessere alimentari da distribuire a chi è in difficoltà, quando saranno disponibili?

«Contiamo di iniziare la distribuzione delle tessere dopo la metà di maggio. Abbiamo in corso un bando rivolto alla grande distribuzione. I criteri di valutazione delle proposte sono l’offerta economicamente più vantaggiosa, confidando che chi partecipa sia disponibile ad integrare la somma stanziata e disponga di punti vendita sul territorio. Abbiamo aperto alla possibilità di partecipazione anche a chi, non avendo punti vendita, propone un aumento della cifra pari o superiore al 20%. Per la distribuzione delle tessere stiamo predisponendo i criteri che verranno pubblicati entro la fine di aprile, insieme a un modulo di richiesta da compilare».

Come avete recuperato le risorse?

«I fondi stanziati sono quelli a disposizione nel bilancio del Municipio. Sul loro utilizzo abbiamo ragionato non tanto sull’impossibilità di fare altre iniziative, quali manifestazioni ecc., ma per rispondere ad un’esigenza che è reale. Come abbiamo detto, lanciando l’iniziativa, “una goccia nel mare del bisogno” che sentiamo doverosa per i cittadini del nostro territorio».

Vi raccorderete con le associazioni per la distribuzione delle tessere alimentari eviterete eventuali sovrapposizioni con altri interventi di questo tipi in corso?

«Le tessere che proponiamo sono un’iniziativa propria del Municipio. Altra cosa sono i buoni pasto del Comune, frutto di un trasferimento di fondi da parte dello Stato Centrale, che il Comune sta gestendo autonomamente senza averci coinvolti. Coinvolgeremo il mondo del volontariato affinché possa segnalare l’opportunità alle persone con cui sono in rapporto. Non siamo particolarmente preoccupati delle sovrapposizioni, visto il bisogno economico che questa emergenza sta ampliando, ma certamente avremo attenzione affinché chi non ha trovato risposta con altre misure possa averne da questa iniziativa».

Un’ultima domanda, in periferia quanti interventi di igienizzazione nelle strade ci sono stati e quali problemi sono emersi?

«Mi risulta che l’intervento di Amsa abbia considerato tutta la città, e sarà opportuno ripeterlo (Amsa lo ha programmato alcuni giorni dopo l’intervista e l’ha attualmente in corso – vedi articolo –  NdR). Mi segnalano in alcune parti del territorio di avere una maggiore attenzione ai marciapiedi, soprattutto perché ci sono detentori di animali che ancora non hanno cura di raccogliere le deiezioni dei loro animali o muniti di una bottiglia d’acqua sciacquare il residuo del raccolto o dove urinano ed in questa emergenza in cui parchi e aree cani sono chiuse si moltiplicano le situazioni di questo tipo».

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