#Prima diffusa: l’energia di Patti Smith illumina le Ex-officine Ansaldo
Grande serata per gli amanti del rock d’autore quella svoltasi ieri sera (domenica 1° dicembre) alle Ex officine Ansaldo in occasione dello spettacolo Art and Love di Patti Smith. Il concerto rientrava nel programma della
Grande serata per gli amanti del rock d’autore quella svoltasi ieri sera (domenica 1° dicembre) alle Ex officine Ansaldo in occasione dello spettacolo Art and Love di Patti Smith. Il concerto rientrava nel programma della “Prima Diffusa”, la rassegna culturale frutto del sodalizio tra l’assessorato alla Cultura del Comune di Milano e Edison che si propone di portare l’opera al grande pubblico milanese. La manifestazione, giunta alla nona edizione, prevede quest’anno oltre 50 eventi gratuiti in tutta la città (proiezioni, concerti e performance artistiche) ispirati alla Tosca di Giacomo Puccini che inaugurerà la stagione teatrale Scaligera scena sabato 7 dicembre alla Scala (Prima diffusa anche all’Oklahoma, con introduzione alla Tosca fatta dagli studenti de La Scala, per saperne di più , clicca qui).
La sacerdotessa del rock, accompagnata al pianoforte dalla figlia Jessie e al basso da Tony Shanahan, ha proposto un repertorio misto di brani recenti e di grandi successi della sua straordinaria carriera. Una scaletta che non è apparsa rigida, ma frutto di prolungati e divertenti “conciliaboli” con i compagni sul palco (“Parlavamo di cosa mangiare per cena…”) e accompagnata da letture e spunti ispirati al tema dell’opera, come nel caso della Medea di Pasolini interpretata sul grande schermo da Maria Callas.
La performance si è svolta in un’atmosfera intima, quasi familiare, che ha visto Patti Smith scherzare sui piccoli inconvenienti tecnici iniziali (“Sarà colpa del Fantasma dell’opera?!”), ma anche condividere con il pubblico l’emozione di assistere alla Tosca con la figlia Jessie, e ancora, ricordare vissuti molto personali come la scomparsa del marito Fred e dei tanti amici portati via dall’Aids. E proprio sul tema dell’Aids l’anima ribelle e movimentista dell’artista è uscita con grande forza ricordando ai presenti come la malattia non sia solo un ricordo degli anni ’80, ma una minaccia ancora attuale, da combattere, in primis, con una adeguata informazione. Non è mancato infine un monito a lottare per l’ambiente (il concerto era ad emissioni zero) con il plauso per chi, nelle città di tutto il mondo, sta partecipando ai Fridays for future gli scioperi contro i cambiamenti climatici e in difesa del pianeta.
Nella seconda parte del concerto sono sopraggiunte alcune hit indimenticabili contenute in Horses il leggendario album (1975) che ha reso Patti Smith una leggenda della musica facendola entrare nella Rock and Roll Hall of Fame. La voce intensa e graffiante, la forza delle parole e la potenza dell’interpretazione in brani come “Pissing in the river” (Radio Ethiopia, 1976) e “Because the night”, dedicata a Fred, hanno riscaldato l’anima del pubblico che ha iniziato a scalpitare sulle sedie. Patti ha a quel punto chiamato tutti a raccolta sotto il palco a cantare “Gloria”, l’unico bis concesso dall’artista che sul finire è apparsa, a dire il vero, un po’ provata.
Non c’è stato ahimè il tempo o forse sono mancate davvero le energie per “People have the Power”, il brano diventato, in tutto il mondo, una delle canzoni simbolo della contestazione ma soprattutto della fede in un cambiamento che nasca dal basso. Chissà, forse se avesse saputo della presenza delle sardine in piazza Duomo l’avrebbe cantata….
E con il pubblico in piedi ad acclamarla Patti Smith si è congedata con le tre parole più abusate nella storia della musica ma che pronunciate da lei sono risuonate limpide, vere e cristalline: Peace, Love and Revolution.
Ieri sera il rock è passato da Milano.