Quinta edizione della Playground Milano League, in 150 campetti si va a canestro, ma la passione per il basket in città arriva da lontano

E' in corso l'adidas Milano Playground League. L'iniziativa, giunta alla sua quinta edizione, si propone di rilanciare il basket cittadino partendo dalla strada; da quegli oltre 150 campetti presenti in città che fanno di

Che siate giovani promesse, vecchie glorie del passato o semplici appassionati di basket è giunto il momento di infilare le scarpe e sfoderare il vostro estro cestistico: stoppate, “bombe” da 3 punti, tiri in sospensione, assist mirabolanti saranno di casa a Milano nelle prossime settimane. Ha infatti preso il via l’Adidas Playground Milano League, la grande manifestazione di basket (e non solo!) che si svolge sui playground milanesi; la kermesse cestistica, giunta alla sua quinta edizione, è ormai diventata un appuntamento imperdibile delle estati milanesi.

E la nostra città (lo scopro con orgoglio e sorpresa grazie ad un articolo di Superbasket, la storica rivista degli amanti della pallacanestro), con oltre 150 campetti, può considerarsi una vera e propria capitale europea dei playground, superando sia in numero assoluto che in densità (di campetti) capitali come Londra, Parigi, Roma e addirittura, oltreoceano, il distretto di Manhattan. Tra i più conosciuti e “gettonati” anche tre playground che ricadono nella nostra Milano sud: il campetto di via Arcadia al Gratosoglio che il Comune ha da poco riqualificato  grazie all’interessamento di Mahmood, il vincitore di due edizioni Sanremesi; il campetto di via Cermenate la cui “gabbia” recintata richiama lo stile Newyorchese; infine, il frequentatissimo e originale campetto del parco La Spezia, racchiuso all’interno di una imponente struttura di legno che ospitava il padiglione Coca – Cola durante Expo 2015.

Il campo di basket del Parco La Spezia, dove si terranno alcuni degli incontri della Payground Milano league. 

I playground svolgono una funzione importante all’interno del tessuto urbano sia perché danno la possibilità a tanti bambini di avvicinarsi a questo avvincente sport e talvolta addirittura di scoprire talenti come è accaduto con Danilo Gallinari che quando può ama tornare al suo affezionato campetto di viale Lazio, sia perché, attorno a quei rettangoli di cemento, i ragazzi socializzano, si confrontano, crescono, sperimentano linguaggi, modalità espressive e artistiche. E in mezzo al campo, a fare da elemento catalizzatore, la pallacanestro che fin dalla sua nascita, forse più di ogni altro sport, è portatrice di un messaggio solidale ed inclusivo: nello sport come nella vita non si lascia indietro nessuno.

La stessa missione alla base del capostipite di tutti i playground: il Pavoni di via Giusti (zona Paolo Sarpi) dove il carismatico ed infaticabile Fratel Brambilla, verso la metà degli anni ’50, per dare una prospettiva ad un numero crescente di giovani che provenivano da quartieri sempre più affollati, si fa promotore ed animatore di numerose attività, tra cui l’insegnamento della pallacanestro, a quei tempi ancora praticata da un numero tutto sommato esiguo di adepti.  In breve tempo quell’anonimo campetto in asfalto si trasforma in un punto di riferimento irrinunciabile per tutti gli appassionati e gli addetti ai lavori. Per 15 anni in via Giusti si gioca infatti il torneo “open” estivo più importante della Lombardia: una passerella estiva di grandi giocatori di serie A, promesse delle serie minori, ma anche di giocatori americani portati in tournée che grazie a quella vetrina vengono ingaggiati per la stagione successiva.  Un ventennio d’oro, quello compreso tra la fine degli anni 50 e la fine degli anni 70, in cui il basket meneghino può fregiarsi di numerosi primati: il derby in Prima serie (la pluridecorata Olimpia vs la cenerentola ma agguerritissima Pallacanestro Milano); il lancio del minibasket nel 1964 (era nato 14 anni prima negli States) proprio nella nostra Milano sud, nella storica palestra della Forza e Coraggio di via Gallura; la costruzione del Palalido che per anni sarà la casa delle due compagini milanesi. Il basket cresce anno dopo anno in popolarità grazie anche a politiche promozionali vincenti (biglietti gratis nelle scuole, sconti per chi uscendo da San Siro dopo aver visto il Milan o l’Inter si reca al vicino Palalido ed eventi spettacolari e coinvolgimenti come le tournee degli Harlem Globetrotters e le 24 ore di basket).

Anni ’50, una partita di basket al Centro Pavino di via Giusti.

Anni ’50, il Simmenthal alla Forza e Coraggio.

Anni d’oro che i promotori (Scuola Basket Sound) di adidas playground Milano League stanno cercando di ripercorrere e rilanciare con impegno, costanza ed inventiva. L’agenda fitta ed articolata di questa quinta edizione che terrà gli atleti e gli appassionati di basket impegnati per cinque settimane ne è la dimostrazione. Si è partiti il week end del 3/4 Giugno nella cornice suggestiva de Il CENTRO di Arese. Due giornate in cui sul campo di gioco si sono alternati tornei 3X3, gare di tiro a eliminazione, incontri di basket in carrozzina, momenti di gioco aperto a tutti ed esibizioni artistiche.  

L’11 Giugno, grazie ad una giornata interamente dedicata al minibasket (presso i playground di via Lessona e Quadronno/Crivelli) le giovanissime leve hanno avuto l’opportunità di apprendere attraverso giochi, sorprese e tanto divertimento i fondamentali della pallacanestro.

Sabato 2 e 3 Luglio spazio a “The League”, il torneo di basket 3×3 per le categorie maschili e femminili e, da quest’anno, anche di basket in carrozzina. A sfidarsi sul campo le squadre provenienti delle quattro division (Nord, Sud, Est e Ovest) in cui è stata suddivisa la città.  Per la division sud le partite si svolgeranno sul playground di via Tabacchi.

L’evento di chiusura, “The Minals”, è previsto per giovedì 7 luglio in piazza Minniti, nel cuore del quartiere Isola. Una giornata che si preannuncia appassionante non solo da un punto di vista sportivo (si svolgeranno le finali di tutte le categorie), ma anche densa di attività e momenti di spettacolo come la premiazione dei migliori giocatori (MVP) ma soprattutto i momenti dedicati alle performance di Street Art.

Una manifestazione che va al di là della mera esibizione sportiva ponendosi l’obiettivo di contribuire al bene della comunità e del territorio che la ospita. A questo fine anche quest’anno gli organizzatori hanno dedicato un’attenzione particolare ai temi della sostenibilità e della social responsibility mettendo in atto due progetti ad hoc: il primo prevede una serie di azioni concrete nell’ambito della raccolta differenziata, della valorizzazione dell’acqua pubblica, dell’energia e della mobilità sostenibile; il secondo è finalizzato al reperimento di risorse alimentari, preparazione di kit e consegna degli stessi ad alcune associazioni del territorio.  E’ la pallacanestro che ci piace. Lo sport di squadra per eccellenza, che sa stare al passo coi tempi e che cerca di rispondere alle esigenze di tutti e che ha le proprie radici nella strada. C’è indubbiamente molto da fare per tornare ai fasti del passato. L’adidas playground Milano League è senza dubbio un’iniziativa importante nata in seno al movimento cestistico per risvegliare la passione (per fortuna mai sopita) per questo bellissimo sport, ma non basta. Ci permettiamo di dire che anche le istituzioni devono fare la propria parte mettendo le società sportive nella condizione di operare al meglio. La vicenda senza fine del centro sportivo Carraro è lì a ricordarcelo.

Informazioni, iscrizioni, risultati sul sito: Playground Milano League

Per gli appassionati di basket segnaliamo una lettura imperdibile: L’Altra Milano – Dall’oratorio a Jura, la generazione della pallacanestro’, di Stefano Olivari e Giorgio Specchia, (www.laltramilano.com)

 

Reporting specialist di una multinazionale di giorno, al calar delle prime ombre della sera si dedica alla sua vera passione ed indossati i panni di aspirante giornalista e scrittore si aggira per gli anfratti della Milano Sud in cerca di notizie e spunti per un nuovo racconto…..

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