Ragazzine terribili
Studentesse delle medie e delle superiori offrono prestazioni sessuali in cambio di cellulari, iPod, accessori firmati. Le adolescenti abusano anche di alcolici e stupefacenti; su 70 giovani con problemi di alcol, le donne rappresentano il
Studentesse delle medie e delle superiori offrono prestazioni sessuali in cambio di cellulari, iPod, accessori firmati. Le adolescenti abusano anche di alcolici e stupefacenti; su 70 giovani con problemi di alcol, le donne rappresentano il 66% dei casi. Fanno uso di droghe, formano bande, sfoggiano muscoli e cattivo gusto. In famiglia, ma soprattutto a scuola. Il bullismo, fenomeno che al femminile ha sempre avuto a che fare con insulti ed esclusione, ora tra ragazze si declina con calci e pugni. Adottano le stesse strategie dei maschi, le giovani hanno acquisito la leadership nel gruppo, picchiano le loro rivali e hanno importato le tecniche del branco maschile. Giovani bulle in carriera, ora l’emergenza riguarda loro. Denunciano gli educatori: “Sono i soggetti più a rischio e visto che quando ci si mettono, sono tenaci e caparbie, hanno superato i loro coetanei. Bevono più degli uomini e sono più violente”.
Minacce, aggressioni, quattordicenni al pronto soccorso in coma etilico. Seminude sulle chat, strafatte il sabato pomeriggio, in discoteca. Buttate su un divano, con il trucco colato sulla faccia. O chiuse in bagno a vomitare. Abbiamo una gioventù senza guida e che ha un unico modello: la televisione. Veline, troniste, ballerine. Successo e soldi facili. Le arti classiche di seduzione femminile e i muscoli. Le giovani si sono omologate ai maschi, non vogliono fare di meno. Sembra che stiano cercando di raggiungere così la parità dei sessi. Finché non si studierà il disagio adolescenziale in tutti i suoi aspetti, sarà difficile conoscere a fondo il fenomeno. Mancano per le ragazze progetti da condividere. Assorbono tutto dal branco, dalla Tv, da internet. Vivono per l’apparire, non per l’essere. L’unica che può mantenere aperto un canale di comunicazione con i giovani è forse la scuola, anche se parlare con gli adolescenti è la sfida più difficile. I presidi lo sanno. Per questo, in alcuni istituti milanesi, hanno aperto sportelli anti-disagio, incontri con esperti e psicologi, colloqui con le famiglie, avviato collaborazioni con le associazioni di volontariato. E anche se non sempre le ragazze si picchiano, se non sempre arrivano a casi estremi, anche se la scuola non diventa un ring, ora i docenti stanno più attenti.
Per quanto riguarda il disagio adolescenziale, le ragazze non possono assolutamente dirsi inferiori ai maschi; la precocità, che declinata al femminile diventa ultra precocità, mette le ragazze a contatto con tutti i comportamenti deviati che, fino a qualche anno fa, erano un’esclusiva dei maschi. Si può ben dire che le femmine hanno raggiunto a pieno titolo le pari opportunità. Usano la sessualità come strumento di potere. E’ l’ennesimo tentativo, rischioso e deviante, di affermare il loro primato. E pensare che potrebbero essere meravigliosi gli anni dell’adolescenza, ma a volte sono terribili. Soprattutto per le ragazze, già quasi in fiore ma non del tutto sbocciate. Ci fissano con quegli occhi al tempo stesso sfuggenti e interlocutori, sembra che sappiano tutto loro. Il mondo lo adorano, il mondo fa loro schifo. Un giorno in vetta, il giorno dopo sotto terra. Che fatica, le adolescenti. Che siano nostre figlie o nostre nipoti. Ma le amiamo così come sono.
Anna Muzzana