Reportage su gaffe e lapsus: dalle ciliegine ai pannelli di metano, passando dai porti chiusi che condannano a morte migliaia di persone (che è vero)!
Una gaffe (le ciliegie), poi un non-lapsus (i porti chiusi che condannano a morte migliaia di persone), quindi altro lapsus (i pannelli solari che vanno a metano)… che siano cantonate, qui pro quo, bestialità o
Poi c’è il giorno del non-lapsus sui migranti al Senato, quello del: «I porti aperti hanno salvato vite, i porti chiusi condannano a morte migliaia di persone!». Dopo l’informativa del presidente del Consiglio Giuseppe Conte in vista del Consiglio europeo, dallo scranno in piedi questiona sulla gestione dei flussi migratori, a suo dire fallimentare con l’attuale governo. Ripreso fiato e consultato i fogli (vuoto di memoria?), alza il tono della voce e tuona, ammonendo teatralmente con il dito indice puntato verso la Presidenza, che il «I porti aperti hanno salvato vite, i porti chiusi condannano a morte migliaia di persone». Lo ripete a metà, confuso, perché lo scroscio di applausi da tutti i settori, compreso il suo, non fa più intendere il prosieguo del discorso. Raggiro della memoria: il tema della gestione dei flussi migratori è proprio quello su cui il leader della Lega fu duramente contestato durante il suo mandato al Viminale.
L’ultimo in ordine di tempo? Martedì scorso. “Questo ponte, grazie ai pannelli di metano, si autoalimenterà” È il Ponte di Genova, ed è la mirabolante invenzione che il novello scienziato Salvini offre al suo “popolo” durante una diretta sul suo profilo Facebook dal cantiere del ponte di Genova. I pannelli, si sa, sono fotovoltaici e produrranno l’energia necessaria per il funzionamento dei vari sistemi del ponte grazie ai raggi del sole, fonte unica ed essenziale di energia e di vita! Un sole costituito da materia allo stato gassoso la cui energia è prodotta dalla fusione nucleare dell’idrogeno in elio. Secondo Radio Città Futura: “Troppi selfie e dirette social e poco studio e approfondimento dei temi di cui è chiamato a occuparsi”