Rifiuti a Gratosoglio, la consigliera Rozza presenta mozione per chiedere la realizzazione urgente delle casette ecologiche

La consigliera Carmela Rozza chiede a Regione Lombardia di mettere a Bilancio i fondi necessari per la progettazione e realizzazione di spazi adeguati per il conferimento dei rifiuti. Da Aler, al momento, nessuna notizia né

La consigliera Carmela Rozza (Pd) ha depositato nei giorni scorsi una mozione per far mettere a bilancio da Regione Lombardia le risorse per la progettazione e realizzazione delle casette ecologiche per il conferimento dei rifiuti a Gratosoglio Sud.

A quasi 5 mesi dal posizionamento di un primo gruppo di cassonetti di Amsa, posto per fare fronte a un’emergenza rifiuti per strada che durava dal marzo, la situazione infatti non appare migliorata un granché. Spazzatura di ogni genere continua a essere presente lungo le strade e le promesse di Aler e Regione Lombardia di aggiungere altri cassonetti, imporre agli addetti di esporre i rifiuti nei giorni giusti del conferimento e progettare nuove casette per la raccolta, dopo che è stato accertato unanimemente che le attuali sono insufficienti, sono lettera morta.

Poche le notizia che trapelano da Aler. Il presidente del Municipio 5 Alessandro Bramati ha saputo, ma tiene a sottolineare informalmente, che «Aler intende inserire la realizzazione delle casette nel prossimo piano triennale delle opere». Eventualità questa che sposterebbe molto in là negli anni la loro realizzazione, nascondo questo pezzo di città nel degrado. In attesa sarebbero necessari nuovi cassonetti Amsa. «Ma non ci sono ancora le autorizzazioni comunali su dove metterli – sostiene Bramati, che poi ha aggiunto – comunque molti dei rifiuti per strada sono tali che non possono essere conferiti con la raccolta e dovrebbero essere portati in ricicleria».

Indubbiamente tra gli abbandoni ci sono anche rifiuti da ricicleria, ma degrado chiama degrado, e il fatto che i mucchi di rifiuti rimangano per strada per mancanza di spazio è come un invito a incivili e delinquenti a continuare nella loro pratica. D’altronde non risultano neanche avviati i progetti annunciati di promuovere campagne di sensibilizzazione nei confronti degli inquilini, per favorire un conferimento dei rifiuti corretto, cavallo di battaglia di coloro che attribuivano le principali colpe della situazione attuale alla inciviltà degli abitanti di Gratosoglio.

Forse, come accade per gli altri condomini della città, sarebbe il caso che Amsa e Polizia Locale di Milano, anche attraverso il posizonamento di telecamere, iniziassero a sanzionare l’errato conferimento dei rifiuti e l’esposizione dei sacchi in giorni e orari diversi da quelli previsti. Pagherebbe il condominio: ovvero l’Aler. E allora, forse, qualcosa si muoverebbe

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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