Rifiuti a Gratosoglio, la soluzione provvisoria è rimandata: per comprare i bidoni ci vuole un mese

La misura di quanto stia realmente a cuore all’assessore leghista alle Politiche abitative Stefano Bolognini lo slogan “Prima gli italiani” la si può verificare, calendario alla mano e spazzatura a terra. A Gratosoglio sud la

La misura di quanto stia realmente a cuore all’assessore leghista alle Politiche abitative Stefano Bolognini lo slogan “Prima gli italiani” la si può verificare, calendario alla mano e spazzatura a terra. A Gratosoglio sud la soluzione provvisoria, per fare fronte a una situazione di vera e propria emergenza rifiuti, arriverà a metà agosto. Bolognini ha infatti ha dichiarato l’altro ieri al Giorno che la colpa dei rifiuti per strada è dell’inciviltà dei cittadini e ha promesso l’arrivo dei cassonetti – già messi a disposizione da Amsa, come ha dichiarato l’assessore comunale Granelli – tra un mese! Ovvero altri trenta giorni (almeno) per decidere dove posizionare i primi cassonetti e attendere l’arrivo di altri, come se si trattasse di istallazioni sofisticate, che richiedono grande dispendio di risorse e di persone iperqualificato. Se non fosse che qui si sta parlando della vita delle persone, ci sarebbe da ridere.

Rifiuti differnziatiGraosoglioTutto questo nonostante il problema dei rifiuti per strada risalga a febbraio e l’incontro in cui finalmente si è preso atto della situazione e si è deciso di mettere i cassonetti, in attesa delle casette ecologiche, è di fine giugno. Casette per le quali , giova ricordarlo, Aler è inadempiente, in quanto non ne ha costruite a sufficienza nei pressi dei suoi palazzi, in particolare dal civico 180 in su di via Baroni.

Per vedere il video denuncia sulla situazione della case Aler di Gratosoglio sud  della consigliera regionale Carmela Rozza, clicca qui.

Stefano Ferri
(12 luglio 2019)

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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