Ringhiera, almeno altri due anni prima di vederlo riaperto
Il miracolo non c’è stato. Chi si aspettava dalla Commissione Cultura del Municipio 5 di ieri notizie riguardanti una accelerazione del percorso di riqualificazione del Teatro Ringhiera è rimasto deluso.Al netto degli elogi al lavoro che
Il miracolo non c’è stato. Chi si aspettava dalla Commissione Cultura del Municipio 5 di ieri notizie riguardanti una accelerazione del percorso di riqualificazione del Teatro Ringhiera è rimasto deluso.
Al netto degli elogi al lavoro che Atir ha svolto in questi anni e dell’importanza sociale dell’istituzione di via Boifava (una cantilena che, visti i fatti, comincia ad apparire più una captatio benevolentiae che una reale convinzione) la dott.ssa Isabella Menichini del Settore spettacolo e l’architetto Carmelo Maugeri dell’Area Edilizia e Demaniale e Sociale, invitati dalla presidente della Commissione Cultura del Municipio 5 Caterina Misiti, a illustrare lo stato dell’arte dei lavori al Ringhiera, hanno portato molte buone intenzioni, ma ancora pochi fatti. (nella foto in alto, da sinistra: un impiegato comunale, l’assessora alla Cultura Luisa Gerosa, la presidente Caterina Misiti, la dottoressa Isabella Menichini, il presidente Natale Carapellese e l’architetto Carmeo Maugeri).
La triste realtà è che a oggi, conclusi i lavori di consolidamento oltre un anno fa, di novità c’è solo che uno studio di architettura ha preso in carico la progettazione esecutiva dell’intervento, che consegnerà al Comune entro marzo 2023. Affermazioni che corrispondono a quanto dichiarò l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi al nostro giornale 8 mesi fa, esattamente nel marzo di quest’anno. Allora già veniva annunciato come prossima l’attribuzione dell’incarico a un progettista – che visti tempi non è stata così veloce – , la contestuale redazione del bando di attribuzione della gestione del teatro, il successo della raccolta dei fondi dell’art bonus e la consegna del teatro per la fine del 2023.
Tempistica ripresa dalla dottoressa Menichini durante l’incontro, poi smentita dall’architetto Maugeri, che invece ha parlato di «inizio lavori entro il 2023» e di un intervento di «media dimensione dalla durata, se troveremo un’azienda seria, di 8 – 10 mesi». Affermazioni che rendono impossibile – se non con interventi straordinari – ipotizzare una fine lavori per l’anno prossimo e che hanno generato sconcerto e delusione nei cittadini e nella Compagnia Atir, presente in forze alla Commissione. Merito del consigliere Erminio Galluzzi aver dato una ipotesi plausibile di tempistica l’apertura del teatro, che non è stata smentita né dalla dottoressa Menichini né dall’architetto Maugeri «Dalla consegna nel marzo 2023 del progetto esecutivo – ha ricostruito il consigliere – ci vogliono sei mesi per il bando, le verifiche di legge e l’attribuzione dell’incarico, un mese per l’apertura del cantiere, dieci mesi per i lavori, uno due mesi di collaudi. Arriviamo a settembre del 2024. L’esperienza di questi anni di lavori pubblici mi dice che almeno un paio di mesi di ritardi ci sono sempre, quindi arriviamo, se va bene, a fine 2024, più facile inizio 2025».
Il pubblico presente alla Commissione.
Riguardo i lavori che varranno svolti, appare perso nelle nebbie il progetto di KCity e Fondazione Cariplo di ripensare l’intero edificio di via Boifava per farne un hub culturale, presentato nel giugno del 2021. L’intervento, da valore di 2,5 milioni di euro a cui potrebbero aggiungersi alcune centinaia di migliaia di euro dalla Regione, riguarderà solo il teatro, che verrà interamente risistemato, con un foyer più grande, palcoscenico e sala nuovi e un punto di ristoro, inglobando gli spazi che affacciano su via Boifava, un tempo occupati da Musicopoli, per adibirli a laboratori teatrali. Si è parlato anche dello stato di estremo degrado della Piana Fabio Chiesa, lo spazio antistante il teatro, per il quale è stato reso noto che il Comune ha partecipato a un bando regionale, che se sarà vinto, consentirà un intervento di riqualificazione. Anche in questo caso sarà necessario aspettare, almeno un paio di anni.
La Commissione si è chiusa con la richiesta del Municipio di un nuovo incontro a febbraio 2023 per vedere il progetto di riqualificazione, poter fare delle osservazioni e avere un cronoprogramma ufficiale. Riguardo il bando per l’attribuzione della gestione del teatro, dirigenti comunali e Municipio, hanno convenuto della necessità di lavorare insieme per la definizione delle richieste da porre al prossimo gestore.