Riscaldamento. Posticipata al 29 ottobre l’accensione dei caloriferi in città per alte temperature e aumento PM10

Le alte temperature registrate ancora a metà ottobre,  a dir la verità non del tutto insolite nelle ultime stagioni, l'innalzamento del PM10 nell’aria della città e l’esigenza di ridurre i consumi energetici, hanno motivato oggi, 18 ottobre,

Le alte temperature registrate ancora a metà ottobre,  a dir la verità non del tutto insolite nelle ultime stagioni, l’innalzamento del PM10 nell’aria della città e l’esigenza di ridurre i consumi energetici, hanno motivato oggi, 18 ottobre,  il Comune di Milano a posticipare l’accensione degli impianti di riscaldamento.

Il Sindaco Giuseppe Sala ha firmato l’ordinanza per la riduzione del periodo di esercizio degli impianti termici a combustione a uso riscaldamento posticipandone l’accensione al 29 ottobre. Riguardo agli edifici scolastici, sono esentate le scuole materne e gli asili nido.

Il provvedimento è in continuità con il DL Cingolani “Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas” che prevede, al fine dell’abbattimento dei consumi di gas naturale, l’introduzione di limiti di temperatura, di ore giornaliere di accensione, e di durata del periodo di riscaldamento.

L’ordinanza rafforza l’attenzione dell’Amministrazione per la tutela e la qualità dell’aria respirata dai cittadini e cittadine visto che gli impianti termici a uso civile costituiscono una rilevante, anche se non la principale, fonte di emissioni elementi di inquinanti atmosferici.

Strutture escluse

Il posticipo dell’accensione degli impianti di riscaldamento non è previsto per: ospedali, cliniche, case di cura e ricovero per azioni e minori, nonché per le strutture protette per l’assistenza ed il recupero dei tossico-dipendenti e di altri soggetti affidati a servizi sociali.

Esentate anche scuole materne, asili nido oltre a piscine, saune ed edifici adibiti ad attività industriali e artigianali.

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