L’affidabile saggezza del “Boh…”
Non è vero che gli italiani in quarantena abbiano solo cucinato e guardato la Tv. A sentire ciò che scrivono sui social hanno trascorso ore e ore a studiare, e tanto.Le competenze acquisite in questi
Non è vero che gli italiani in quarantena abbiano solo cucinato e guardato la Tv. A sentire ciò che scrivono sui social hanno trascorso ore e ore a studiare, e tanto.
Le competenze acquisite in questi due mesi sono straordinarie e fanno impallidire la pur considerevole autorevolezza con la quale, a ridosso del crollo del ponte Morandi, dissertavano di stralli, carichi variabili e deterioramento dei materiali. Il primo approfondimento collettivo si è orientato, ovviamente, sulla Virologia, arricchita da conoscenze di Statistica di livello universitario. Mentre la comunità scientifica annaspava (e in parte ancora annaspa) per capire qualcosa di questo Covid-19, gli italiani studiosi, che non si perdono in chiacchiere, sapevano già tutto. Non potendo organizzare assisi congressuali, il luogo principe di erudito dibattito è stata la fila al supermercato o dal fruttivendolo. Altro che parlare del prezzo della verdura che sale o del formato di pasta che meglio si adatta al sugo con le vongole; nelle nostre “code” col carrello si parla di fattore R0 e di immunità di gregge; di proteine mutanti e di carica virale. Ma – attenzione – non per commentare quanto si legge, ma per esporre proprie solidissime teorie e infallibili strategie.
Comunque, per un popolo così acculturato e versatile, un mese di Virologia e Statistica è anche troppo, per cui si è subito passati ad un’altra disciplina: l’Economia. Una settimana, ma forse anche meno, e già avevamo nutrite avanguardie social che arpeggiavano con consumata maestria tra eurobond, debito sovrano e indici di riconversione. Va detto, per onestà, che su questo argomento partivamo avvantaggiati sapendo già tutto, ma proprio tutto, su spread e dintorni grazie allo studio affrontato in qualche precedente puntata di tuttologia. Quando il macellaio che mi affettava quattro costine di agnello mi ha categoricamente esposto, attraverso la mascherina, la sua tesi su come si sarebbe dovuta affrontare la vicenda del Mes, mi sono reso conto che anche sul versante economia eravamo arrivati all’immunità di gregge e che l’instancabile italiano avrebbe presto orientato la sua sete di sapere verso altri lidi.
Mi chiedevo, considerando che si comincia a parlare di riapertura del campionato, se si sarebbe tornati verso l’evergreen dell’allenatore, ma questa volta – lo confesso – sono rimasto stupito. Avevo sempre creduto che l’italiano medio avesse una straordinaria capacità di diventare un grandissimo esperto, di qualunque cosa, in pochissimi giorni, ma che fosse un po’ a rimorchio degli eventi. Cade il ponte? Divento ingegnere. Arriva la pandemia? Emerge il virologo che c’è in ciascuno di noi. E invece no. L’italiano non va a rimorchio, ma prevede e si mette avanti.
Che Silvia Romano sarebbe stata liberata forse non ci speravano più nemmeno i genitori, ma l’italiano da tastiera – previdente – non si voleva far trovare impreparato, nel caso ci fosse stata prima o poi la liberazione, e ha cominciato a studiare prima. È andata per forza così, perché non ci credo, non ci posso credere – per quanto bravi e studiosi si possa essere – che siano diventati tutti esperti di strategie di intelligence internazionale in quattro ore dalla liberazione della ragazza. Confessate che è andata così.
Ma cosa c’entra tutto questo con la mia rubrica sugli adolescenti? C’entra, perché assistere a questo spettacolo mi fa apprezzare enormemente quei frequentissimi “Boh” – a volte anche un po’ strafottenti – con cui gli adolescenti esprimono i loro (tanti) dubbi. Il “professor Bellavista” – di Luciano De Crescenzo – aveva diviso gli esseri umani in punti interrogativi e punti esclamativi. I punti esclamativi erano quelli che avevano solo certezze; i punti interrogativi quelli che sapevano esprimere il dubbio ed erano – secondo il professore – quelli di cui fidarsi. Ecco, io mi fido molto di più degli adolescenti.