Simply: Il sindaco Sala ha dato mandato per attivare un tavolo con la proprietà per evitare la chiusura

Il presidente del Municipio 6, Santo Minniti,  ha ringraziato il Sindaco di Milano per la particolare attenzione posta verso i lavoratori del supermercato Simply e verso gli abitanti del quartiere Ronchetto che potrebbero non aver più

Il presidente del Municipio 6, Santo Minniti,  ha ringraziato il Sindaco di Milano per la particolare attenzione posta verso i lavoratori del supermercato Simply e verso gli abitanti del quartiere Ronchetto che potrebbero non aver più l’opportunità di un supermercato nelle vicinanze, ormai unica risorsa indispensabile per il territorio abitato da molti anziani, qualora chiudesse  l’attuale Simply, ex Auchan, acquistato di recente da Conad. “Adesso al lavoro con l’Assessore  Cristina Tajani per chiedere alla proprietà e a Conad di attivarsi per chiedere che questo presidio, fondamentale per il Ronchetto e per tutta la Barona, rimanga aperto!” 

“Sono preoccupato, ha scritto Beppe Sala nella sua pagina Facebook, per le famiglie delle decine di lavoratori dei supermercati Simply di Prealpi, Lacchiarella e Via Della Ferrera, dopo che il Gruppo Conad ha manifestato l’intenzione di chiudere il punto vendita. In quest’ultimo caso, mi preoccupano anche le difficoltà che la popolazione del quartiere Ronchetto potrà incontrare nelle esigenze di spesa quotidiana, in assenza del supermercato. Pur nel rispetto delle valutazioni economiche della proprietà e dei conduttori dell’immobile, raccogliendo le sollecitazioni del Municipio 6, ho dato mandato all’Assessora Cristina Tajani di attivare un tavolo con i soggetti interessati per valutare soluzioni che consentano di tutelare i dipendenti e mantenere questo presidio commerciale, fondamentale per il territorio della Barona”.
 
I lavoratori, sostenuti dagli abitanti del quartiere che hanno partecipato al presidio di sabato 12 settembre (vedi nostro articolo) ancora non hanno ricevuto risposte sul motivo per cui  Conad abbia deciso di chiudere il negozio di via Della Ferrera. Difatti Il sistema Conad, formato dal consorzio e da sei cooperative associate (Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, Conad Centro Nord, Conad Nord Ovest, Conad Sicilia e PAC 2000A) ha in essere investimenti per 1,5 miliardi di euro nel prossimo triennio “indirizzati all’implementazione degli interventi sulla rete di vendita, all’ottimizzazione dei processi di innovazione e al miglioramento dell’efficienza logistica”, come ha scritto il 2 luglio scorso la Repubblica nella pagina Economia e Finanza con un’intervista a Francesco Pugliese, ad Conad. Non solo viene dato in crescita l’utile di esercizio del sistema Conad e il patrimonio netto, salito  a 2,6 mld di euro (+ 4%), ma anche il trend che “è da rapportare anche al perfezionamento dell’acquisto della quasi totalità delle attività italiane della francese Auchan. L’operazione di salvataggio, che ha ottenuto l’autorizzazione dell’Antitrust a marzo e che sarà portata a termine entro il mese di settembre, ha già visto il passaggio di 152 su 265 punti vendita della catena francese sotto l’insegna Conad, mentre 18 negozi sono in fase di ristrutturazione”. 
Allora per quale motivo Conad ha deciso di chiudere un suo esercizio proprio nel quartiere Ronchetto? “Fare impresa sul territorio vuol dire prendersi un impegno anche con la comunità che lo abita” aveva detto Santo Minniti durante l’incontro con i lavoratori. “La chiusura di questo punto vendita sarebbe una ferita per l’intero quartiere #Ronchetto”. Per questo motivo si stanno attivando non solo i lavoratori, ma anche le parrocchie, le associazioni, i cittadini del quartiere in attesa dell’apertura di un tavolo di lavoro tra l’assessora Cristina Tajani e la proprietà. Chi governa una città ha a cuore il futuro dei suoi cittadini e dei suoi lavoratori.
 
 

Giornalista per caso… dal 1992, per una congenita passione per la fotografia. Dalle foto ai testi il passo è breve: da riviste di viaggio e sportive ai più quotati femminili e quotidiani nazionali sui temi del mondo del lavoro. Ho progettato e gestito newsletter di palestre e centri fitness. Ora faccio parte degli intrepidi inviati di Milanosud.

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