“Sono preoccupato, ha scritto
Beppe Sala nella sua pagina Facebook
, per le famiglie delle decine di lavoratori dei supermercati Simply di Prealpi, Lacchiarella e Via Della Ferrera, dopo che il Gruppo Conad ha manifestato l’intenzione di chiudere il punto vendita. In quest’ultimo caso, mi preoccupano anche le difficoltà che la
popolazione del quartiere Ronchetto potrà incontrare nelle esigenze di spesa quotidiana, in assenza del supermercato. Pur nel rispetto delle valutazioni economiche della proprietà e dei conduttori dell’immobile, raccogliendo le sollecitazioni del Municipio 6, ho dato mandato all’
Assessora Cristina Tajani di attivare un tavolo con i soggetti interessati per valutare soluzioni che consentano di tutelare i dipendenti e mantenere questo presidio commerciale, fondamentale per il territorio della Barona”.
I lavoratori, sostenuti dagli abitanti del quartiere che hanno partecipato al presidio di sabato 12 settembre (vedi nostro
articolo) ancora non hanno ricevuto risposte sul motivo per cui Conad abbia deciso di chiudere il negozio di via Della Ferrera. Difatti Il
sistema Conad, formato dal consorzio e da sei cooperative associate (Commercianti Indipendenti Associati, Conad Adriatico, Conad Centro Nord, Conad Nord Ovest, Conad Sicilia e PAC 2000A) ha in essere investimenti per 1,5 miliardi di euro nel prossimo triennio “indirizzati all’implementazione degli interventi sulla rete di vendita, all’ottimizzazione dei processi di innovazione e al miglioramento dell’efficienza logistica”, come ha scritto il 2 luglio scorso
la Repubblica nella pagina Economia e Finanza con un’intervista a Francesco Pugliese, ad Conad. Non solo viene dato
in crescita l’utile di esercizio del sistema Conad e il patrimonio netto, salito a 2,6 mld di euro (+ 4%), ma anche il trend che “è da rapportare anche al perfezionamento dell’acquisto della quasi totalità delle attività italiane della
francese Auchan.
L’operazione di salvataggio, che ha ottenuto l’autorizzazione dell’Antitrust a marzo e che sarà portata a termine entro il mese di settembre, ha già visto il passaggio di 152 su 265 punti vendita della catena francese sotto l’insegna Conad, mentre 18 negozi sono in fase di ristrutturazione”.
Allora per quale motivo Conad ha deciso di chiudere un suo esercizio proprio nel quartiere Ronchetto? “Fare impresa sul territorio vuol dire prendersi un impegno anche con la comunità che lo abita” aveva detto Santo Minniti durante l’incontro con i lavoratori. “La chiusura di questo punto vendita sarebbe una ferita per l’intero quartiere
#Ronchetto”. Per questo motivo si stanno attivando non solo i lavoratori, ma anche le parrocchie, le associazioni, i cittadini del quartiere in attesa dell’apertura di un tavolo di lavoro tra l’assessora Cristina Tajani e la proprietà. Chi governa una città ha a cuore il futuro dei suoi cittadini e dei suoi lavoratori.