Solidarietà, il sud Milano si muove e va in aiuto di chi è solo

Singoli cittadini che chiamano gli amici più fragili, chat di condominio, social street e parrocchie, terzo settore, comitati e associazioni, soggetti come Emergency, Medici senza Frontiere, commercianti, aziende e case farmaceutiche tutti che si mettono

Singoli cittadini che chiamano gli amici più fragili, chat di condominio, social street e parrocchie, terzo settore, comitati e associazioni, soggetti come Emergency, Medici senza Frontiere, commercianti, aziende e case farmaceutiche tutti che si mettono a disposizione per aiutare chi è in difficoltà, con la spesa o i medicinale o anche solo per fare due chiacchiere al telefono. E poi Comune e Regione con i loro servizi più strutturati, come il servizio di pasti a domicilio. «Ciascuno con la sua storia, la sua esperienza e magari anche con una diversa visione sulle cose ma #Insieme per rispondere in modo concreto alle esigenze delle persone più fragili. Qualcuno in modo autonomo con molti di voi sentendoci ma tutti con un unico obbiettivo, rispondere ad un bisogno» ha scritto su Facebook il presidente del Municipio 5 Alessandro Bramati, pubblicando alcuni dei volantini autoprodotti di realtà del sud Milano che hanno reso note la propria volontà aiutare il prossimo, in questo momento di grande difficoltà, in cui solo stando uniti, annullando differenze e particolarismi, si può superare questa emergenza sanitaria e sociale.

Una trincea fatta di solidarietà e consapevolezza che attraversa tutta Milano e che, ancora una volta, sarà la forza della nostra città. E che quando tutto questo sarà finito, quando ogni cosa la vedremo e la faremo in una prospettiva diversa, questa esperienza di essere una comunità coesa sui valori fondamentali, sarà il trampolino da cui ripartire.

«Mi raccomando state attenti alle indicazioni, perché un aiuto consapevole vuol dire anche rispettare tutte le misure di contenimento del #covid-19 a tutela vostra e di tutti gli altri» ha concluso il presidente Bramati. Appello che sottoscriviamo convintamente.

Alcuni dei volantini, con recapiti e disponibilità

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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