“Songs For The Recollection” la raccolta di cover imperdibili dei Cowboy Junkies

Con una trentina di album alle spalle e oltre trentacinque anni di carriera, i Cowboy Junkies, band canadese di Toronto formata dai tre fratelli Timms (Margo, Michael e Peter) e da Alan Anton, non avevano

Con una trentina di album alle spalle e oltre trentacinque anni di carriera, i Cowboy Junkies, band canadese di Toronto formata dai tre fratelli Timms (Margo, Michael e Peter) e da Alan Anton, non avevano mai inciso un album di cover.

Anche se ne avevano sempre inserite nei loro dischi, a cominciare da Sweet Jane dei Velvet Underground, considerata da Lou Reed la migliore cover mai realizzata del brano. Pezzo questo contenuto nel loro album più famoso, The Trinity Session, registrato in un solo giorno e con un solo microfono nella Chiesa della Santa Trinità di Toronto nel 1987.

Negli anni hanno sviluppato il loro stile inconfondibile, una miscela di folk, country e blues della musica tradizionale americana, tra ritmi lenti e ipnotici e l’incredibile voce eterea di Margo, che li ha portati ad essere una delle band più amate dai cultori della musica “americana”.

Questo nuovo Songs For The Recollection è un disco composto da nove brani di alcuni artisti noti e di altri meno conosciuti, ripresi, riarrangiati e rimodellati secondo il loro classico stile, fino a farli diventare quasi loro canzoni. Sfilano così gioielli come Ooh Las Vegas di Gram Parsons, No Expectations dei Rolling Stones e ben due brani di Neil Young Don’t Let It Bring You Down e Love In Mind che dimostrano il loro grande amore per l’artista canadese.

Uno dei migliori dischi di cover mai realizzati.

Le segnalazioni di Beppe

  • John Mayall, The Sun Is Shining Down, voto: 7,5
  • Jethro Tull, The Zealot Gene, voto: 7, 5
  • Keb’Mo’, Good To Be…, voto: 7
  • Shel Shapiro, Quasi una leggenda, voto:7
  • Not Moving LTD, Love beat, voto:7
  • Bebaloncar, Suicide lovers, voto:

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