Staffetta di lettura su “La tregua”. Tra i presenti anche gli autori della graphic novel “174517 – Deportato Primo Levi”

Nel centenario della nascita del grande scrittore Primo Levi, il 31 luglio, alle ore 19,30 presso Base di via Bergognone 34, “Staffetta di lettura de "La Tregua”, l’opera scritta da Levi dopo “Se questo è

Nel centenario della nascita del grande scrittore Primo Levi, il 31 luglio, alle ore 19,30 presso Base di via Bergognone 34, “Staffetta di lettura de “La Tregua”, l’opera scritta da Levi dopo “Se questo è un uomo”, che racconta il viaggio dello scrittore dal campo di Auschwitz a Torino. Il pubblico e ospiti saranno invitati a leggere brani del libro.

Saranno presenti Franco Portinari e Giovanna Carbone, autori della graphic novel “174517 – Deportato Primo Levi” che narra attraverso il linguaggio dei fumetti la cattura, la prigionia e il ritorno a casa del grande scrittore torinese (di seguito l’intervista-recensione agli autori sul libro, edito da la meridiana nel febbraio di quest’anno), Cristina Tajani, assessora alle Politiche del lavoro e Attività produttive; Elvira Zaccagnino, direttrice edizioni la meridiana e il giornalista del Corriere della Sera, Carlo Baroni, che introdurrà e modererà la serata.

 

“174517 – Deportato Primo Levi” la storia a fumetti di un testimone straordinario delle barbarie naziste

A seguire alcune tavole e la copertina di “174517 – Deportato Primo Levi”.

È possibile raccontare con dei fumetti la vicenda umana di Primo Levi, testimone della tragedia della Seconda Guerra Mondiale e dell’Olocausto?

Si possono trasporre in disegni le vicende narrate in due best seller mondiali, come “Se questo è un uomo” e la “Tregua”, che raccontano rispettivamente la prigionia e il ritorno in Italia del partigiano ebreo, scrittore e chimico torinese, che fece del racconto dell’orrore e della lotta contro l’indifferenza la ragione della sua vita di sopravvissuto ad Auschwitz?

Giovanna Carbone e Franco Portinari visualizer e vignettisti di successo, coppia affermata sul lavoro e solida nella vita, evidentemente, hanno pensato fosse possibile. E hanno accettato la sfida. Non li ha spaventati il fatto che Primo Levi sia un monumento della cultura nazionale e mondiale, lo scrittore contemporaneo italiano più noto al mondo, le cui opere sono state tradotte in oltre 40 lingue.

Un’impresa che hanno affrontato con la leggerezza del tratto, il rigore della ricerca e la precisione della sceneggiatura. «Abbiamo lavorato per oltre un anno a “174517 – Deportato Primo Levi”, senza alcun incarico, per passione e voglia di produrre un’opera nostra su un tema così importante come la Shoah, intervallando il lavoro su commissione da testate ed editori, a questo su Primo Levi – ci spiega Giovanna Carbone, che si è occupata in particolare dei testi –. Il lavoro di documentazione è stato enorme, una specie di tesi di laurea, e non è stato semplice trasporre tutta questa mole di informazioni in circa 90 pagine e 235 tavole di disegno».

«L’obiettivo era creare un’opera precisa e rigorosa, che evidenziasse l’orrore dell’Olocausto, ma che allo stesso tempo sfruttasse la capacità divulgativa di una graphic novel, per arrivare a tutti, giovani e adulti, soprattutto a chi non conosce Primo Levi, senza però escludere chi lo conosce ed è interessato a ritrovare in disegni la sua straordinaria e tragica storia – aggiunge Franco Portinari, artista, pittore, oltre che vignettista –. La vita di Primo Levi attraversa gli aspetti e i momenti più bui del secolo scorso, e disegnarla è stato emozionante, quasi una “discesa negli inferi”, per accompagnarlo nella sua epopea e nella sua opera di testimonianza».

Il libro si legge in un fiato. La scansione quasi cinematografica delle tavole, se da un lato, inevitabilmente, perde la bellezza della scrittura di Levi (ma gli autori non hanno voluto rinunciarvi completamente, riportando interi brani, rigorosamente annotati in bibliografia), ne guadagna la lettura, che scorre veloce e appassionante, tenendo incollato il lettore, dall’arresto di Primo levi in Val d’Aosta al campo di concentramento, dalla liberazione all’interminabile viaggio di ritorno, fino al rientro a Torino. Il lavoro, completato alla fine dell’anno scorso, è stato subito accolto dalla casa editrice la meridiana, a cui è stato inviato per prima. Ora è in distribuzione in libreria e sul sito di La Meridiana: www.lameridiana.it/174517.html. Un bel regalo per celebrare, insieme e in modo concreto, il ricordo di un grande uomo e la Giornata della Memoria.

 

 

Giovanna Carbone e Franco Portinari
“174517 – Deportato Primo Levi”
Edizioni la meridiana,
92 pagg,
12 euro

Stefano Ferri
(Gennaio 2019)

 

FRANCO E GIOVANNA: I DUE AUTORI
Franco Portinari (in arte Portos), illustratore, e Giovanna Carbone, graphic designer, nascono, vivono e lavorano a Milano. Realizzano immagini di cronaca e di costume per il “Corriere della Sera” nazionale e per alcune sue edizioni locali, per “La Gazzetta dello Sport” e graphic novel per “La Lettura”. Disegnano, da anni, story-board e animatic per le maggiori agenzie di pubblicità internazionali. A Milanosud Portos concede la pubblicazione delle sue folgoranti vignette di satira.

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

Recensioni
NESSUN COMMENTO

SCRIVI UN COMMENTO