Stati generali della cultura: teatranti, artisti, danzatori, musicisti, doppiatori… novelli crociati della cultura
In Germania, la ministra della cultura, Monika Grütters, ha annunciato un pacchetto di misure a salvaguardia dei settori culturali e creativi. “Conosciamo le loro necessità, la loro disperazione”, ha detto. Qualche giorno prima la Germania
In Germania, la ministra della cultura, Monika Grütters, ha annunciato un pacchetto di misure a salvaguardia dei settori culturali e creativi. “Conosciamo le loro necessità, la loro disperazione”, ha detto. Qualche giorno prima la Germania aveva dichiarato la Cultura “Bene di prima necessità”. In Italia, tra le tante categorie che oggi soffrono sulla propria pelle la situazione irreale causata dal Covid-19, quella dei teatranti, degli artisti, dei danzatori, dei musicisti, dei doppiatori, dei lavoratori della cultura in generale, risulta particolarmente, crudelmente colpita.
Per loro non ci sono “ammortizzatori sociali”, non ci sono fondi di sostentamento, né sindacati che si prendano a cuore la loro sorte. Costretti nottetempo dall’ingordigia e dalla cecità delle istituzioni a trasformarsi in “partite Iva”, i crociati della cultura sono diventati piccoli impavidi guerrieri, costretti a correre dietro i favori del primo direttore artistico, o capo del personale, o assessore alla cultura del comune vattelapesca, pur di racimolare un contratto a volte della durata di due mesi, o dei miseri (pubblici) contributi pagati sempre a caro prezzo.
Ridotti alla reclusione, seguono con ansia sempre più crescente le parole di quelli che decidono quali saranno i beni da salvaguardare, sapendo in anticipo che in quel paniere non figurerà il loro destino. Anche in Italia si sono sentite parole di conforto. Che per ora restano tali. Come i 600 euro (una tantum) dopo aver passato le forche caudine di una feroce burocrazia.
Cosa ne pensano i “responsabili della cultura” in questa città, in questo paese? Quelli che continuano a prendere lo stipendio interamente, ogni mese, nonostante tutto. E che si spendono in parole di solidarietà verso categorie che hanno sempre sostentato il loro incedere.
Prima del diluvio, in tempi non sospetti, era già stata programmata, per la v° edizione del Festival Internazionale di Poesia di Milano, una serie di incontri su cui parlare di una materia che sta davvero a cuore ai lavoratori delle cultura: Gli Stati Generale della Cultura. Che ora più che mai sarà realizzata – in forma virtuale – insieme a chi vorrà far sentire la propria voce, raccontando le difficoltà della comune battaglia quotidiana. I progetti da realizzare, comunque vada. I linguaggi creativi, da inventare, in un mondo che non tornerà ad essere quello che si conosceva.
Sono stati invitati anche i rappresentanti delle istituzioni a partecipare. Per sentire dalla loro voce per cosa sono disposti a battersi, a quali privilegi rinunciare. Sono tutti davvero sulla stessa barca, ora che in molti stanno rischiando di affogare.
Stati generali della cultura, 13-14 giugno 2020, organizzato online da Festival Internazionale di Poesia di Milano
Per il 15 giugno, invece, è stata indetta una mobilitazione davanti alla Triennale “Io sono cultura: lo stato di agitazione continua” organizzato da Lavoratrici e Lavoratori Spettacolo Lombardia e altre 3 persone per far sentire la loro voce al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini invitato per inaugurare il progetto Triennale Estate con la presenza del sindaco di Milano Giuseppe Sala e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
Nei titoli di coda c’è gente?
Da La Refubblica il refuso che fa notizia. Attenzione giornale satirico!
“Immaginate una quarantena senza i film, i programmi TV, i video virali degli attori teatrali, la musica. Provate a immaginare il lockdown senza tutto ciò. Questo video per dire che siamo stati buoni buoni a rispettare le regole e che ci siamo ancora, in tanti a casa ma ci siamo. Condividendo questo video condividerete ognuno di noi, ogni singolo lavoratore del mondo dello spettacolo. Ringrazio @massimoceccovecchi per la collaborazione e @massimilianobruno @mariobiondi @steviebiondi @andreaagresti Mauro Casciari Pippo Crotti Leonardo Fiaschi Lenny Fiorello Pietro Sparacino e tutti gli artisti che hanno partecipato. Grazie” #onoff #apiediépiúbello