#stayInCowork e il 70% del fatturato va in beneficenza

«Spero che questa iniziativa possa essere un primo passo verso la normalizzazione, che tutti auspichiamo arrivi prima possibile. È modo per dire diamo continuità al nostro mondo con dei sacrifici, e allo stesso tempo sosteniamo

«Spero che questa iniziativa possa essere un primo passo verso la normalizzazione, che tutti auspichiamo arrivi prima possibile. È modo per dire diamo continuità al nostro mondo con dei sacrifici, e allo stesso tempo sosteniamo un’iniziativa lodevole» Sono le parole con cui Pietro Cotrupi, proprietario dello spazio InCowork di via Montegani e in diversi altri spazi simili a Milano e Lombardia, spiega l’iniziativa #stayInCowork, lanciata in questi giorni. L’idea è, nell’attuale chiusura degli spazi imposta dal governo, tenere vivo il rapporto contrattuale tra InCowork e i coworker, indirizzando una fetta importante, che corrisponde al 70% dell’importo delle fatture di due mesi, all’Ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza, in prima linea dall’inizio dell’emergenza.

Un’iniziativa che non si fermerà una volta calata la virulenza del contagio e allentate le maglie delle restrizioni, ma continuerà per tutto il 2020, coinvolgendo anche i futuri coworker e fruitori dei servizi degli spazi di coworking.

“Condivisione e cooperazione sono due leve importanti non solo nel mondo del lavoro, ma anche nelle relazioni umane – si legge nel comunicato diramato da InCowork -. Negli ultimi giorni l’Italia e il mondo hanno sentito più che mai l’importanza e forza di queste due parole: solo cooperando, donando, rispettando le regole e condividendo informazioni ed idee, riusciremo a superare le difficoltà”.

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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