Oltre 150 persone a festeggiare Milanosud e il suo giornale

“È stata una bella festa!”. È stato questo il pensiero che si è fatto strada nelle menti dei soci e degli amici di Milanosud la sera del 9 settembre, mentre smontavano il piccolo palco e

premiazione“È stata una bella festa!”. È stato questo il pensiero che si è fatto strada nelle menti dei soci e degli amici di Milanosud la sera del 9 settembre, mentre smontavano il piccolo palco e riponevano sedie e tavoli nel furgone dell’associazione. Stanchi, infreddoliti da una giornata di nuvole, pioggia e frustata da un vento che ha anticipato l’autunno, ma soddisfatti, molto soddisfatti: aver accolto sotto il portico del Micrò al parco Chiesa Rossa oltre 150 persone, che hanno festeggiato i vent’anni dell’associazione e del giornale, ha inorgoglito un po’ tutti.  Soddisfazione che, smaltita la stanchezza, è cresciuta nei giorni seguenti, insieme alla consapevolezza dell’affetto che circonda Milanosud. Un’iniezione di fiducia che spinge tutti a continuare sulla strada intrapresa.

La festa è iniziata alle ore 15, con il saluto del presidente Daniele Gilera e con l’impianto elettrico del Micrò fuori uso, che ha reso inutilizzabile i microfoni. Poco male, la premiazione del Primo premio giornalistico Milanosud si è svolta comunque. Il presidente Gilera, il direttore Stefano Ferri e la vicedirettrice Giovanna Tettamanzi hanno consegnato i premi ai vincitori. Il primo premio, consistente in un buono acquisto da 500 euro, è andato a Giovanni Armando Costa. Al secondo classificato, Giordano Riboli, è andato un corso di 2 giorni offerto da Espero srl. A Elisa Scarano, terza classificata, è stato consegnato un buono che dà diritto a 6 mesi in uno spazio di coworking, offerto da InCowork (leggi qui il resoconto della premiazione).

A seguire, intorno alle 16,30, è iniziata la tavola rotonda “Vent’anni di Milanosud, il ruolo della stampa locale a Milano, il rapporto con il territorio e le prospettive di crescita”. Presenti Lorenzo Lipparini, assessore alla Partecipazione; Alessandro Bramati, presidente del Municipio 5; Aldo Ugliano, ex presidente del CdZ5 e ora consigliere comunale; Walter Cherubini, della Consulta Periferie Milano; Fabio Massa responsabile della pagina milanese di Affaritaliani.it; Jacopo Tondelli, fondatore de Linkiesta.it e ora direttore de glistatigenerali.com; Francesco Adduci, presidente della coop che edita il giornale locale Abc (Municipio 9), Piero Pantucci, già giornalista Rcs, editorialista e storico direttore di Milanosud. Assente, perché impegnato a Camogli al Festival dell’Informazione, Giangiacomo Schiavi, editorialista e già vicedirettore del Corriere della Sera, che ha mandato un messaggio di scuse e un augurio: “Voi siete un riferimento utile e low cost di cui si sentirà sempre più bisogno nell’era globale perché portate la voce del territorio. Mi spiace non essere con voi ma idealmente ci sono, perché siamo della stessa pasta”.

Tra il pubblico, oltre a un folto gruppo di consiglieri di Municipio 5, il presidente del Municipio 6 Santo Minniti, i consiglieri comunali Natascia Tosoni e David Gentili, rappresentanti di associazioni del territorio, Gianpaolo Bovio preside dell’Arcadia; Fabio Calarco, fondatore della social street San Gottardo, Meda, Montegani; Emanuele Martinoli ed Emanuele Serrelli della comunità per il recupero di minori Oklahoma; la professoressa Caterina Soresina Stoppani della Fondazione Sicomoro per la Scuola della Seconda Opportunità e Susy Giani Liuzzi, curatrice del servizio di doposcuola sotto le torri bianche in Gratosoglio. Ultimo, ma non certo per importanza, il senatore Franco Mirabelli, che nel suo intervento ha sostenuto, riprendendo l’intervento di Aldo Ugliano, la necessità di aiutare anche economicamente giornali come Milanosud, per la loro funzione di informazione e di costruzione dell’identità dei quartieri in cui sono distribuiti (per leggere e ascoltare l’intervento, clicca qui)

foto tavoloA condurre la tavola rotonda e il dibattito che sono seguiti, il direttore Stefano Ferri, insieme alla vicedirettrice Giovanna Tettamanzi. La domanda che è stata posta a tutti i presenti, sia pure declinata diversamente, è stata: “Quale Milanosud vorreste per i prossimi 20 anni?”.

Difficile riassumere in modo puntuale gli interventi. Per sommi capi da tutti è arrivato l’invito a continuare su questa strada e il riconoscimento del ruolo svolto dal giornale in questi 20 anni. Tra le indicazioni “operative”, quelle che sono emerse più frequentemente durante il dibattito, sono state le richieste di trattare sempre più la cronaca locale e abbandonare i temi nazionali, di far parlare le persone e i loro problemi, di fare approfondimenti sulle realtà e le tematiche del territorio, coinvolgere nella redazione redattori giovani ma anche penne autorevoli, sviluppare una parte web per allargare sempre più la partecipazione e l’informazione.

E con quale risorse ed energie? Oltre al senatore Mirabelli e al consigliere Aldo Ugliano, che hanno affermato che il Comune dovrebbe trovare il modo per sostenere i giornali locali – «Abbiamo bussato più volte alla porta di Palazzo Marino, anche con altre testate locali, proponendo l’acquisto di spazi per pubblicità istituzionali, ma senza successo. Inoltre la recente legge sull’editoria non prevede tra i soggetti che possono accedere ai finanziamenti le freepress» non ha potuto fare a meno di precisare il direttore Ferri –  i giornalisti presenti hanno contribuito al dibattito, centrando anche i loro interventi su come recuperare risorse per fare giornalismo. Per Fabio Massa di Affaritaliani.it «la pluralità dell’informazione non può prescindere da forme di finanziamento pubblico. Esiste un panorama di testate e una fame di informazione che non possono essere semplicemente lasciati al mercato dei banner o allo spontaneismo dei social. Se accade questo dopo non lamentiamoci  della qualità dell’informazione o delle fake news». Jacopo Tondelli di glistatigenerali.com ha spiegato come il modello della semplice raccolta pubblicitaria sia ormai troppo stretto per chi fa informazione e come la testata che dirige si sia orientata a fornire anche servizi editoriali e di web marketing alle aziende – «Completamente distinti dai contenuti della testata» ha precisato Tondelli -, e attraverso la rete dei brains (cervelli) «che viene premiata in base a click che raccoglie sul web», abbia allargato la base di coloro che scrivono sul giornale e l’interesse intorno alla testata. Stefano Arduini di Vita ha suggerito a Milanosud, sulla base della loro esperienza di testata del terzo settore, quindi molto connotata e verticale, di sviluppare un rapporto molto stretto con i soggetti del territorio, al punto di coinvolgerli nello sviluppo e finanziamento del giornale «Dovete soddisfare il bisogno di informazione dei vostri lettori e diventare indispensabili per i soggetti del territorio, come istituzioni associazioni, aziende, sviluppando rapporti molto stretti di raccolta e distribuzione informazioni. E poi sviluppare una forma di finanziamento popolare, con abbonamenti, feste, adesioni premium. Avete già una buona base: potete farcela». Francesco Adduci, presidente di Abc, la cooperativa che pubblica l’omonima testata del nord Milano, ha illustrato i prossima passi verso il digitale che sta compiendo il giornale. La sfida è creare un’aggregazione di testate locali, che daranno contenuti a pagamento, scaricabili da smartphone e tablet. Ha chiuso gli interventi lo storico direttore di Milanosud Piero Pantucci, che ha ricordato i primi passi del giornale, il contributo e l’esempio dell’indimenticato Umberto Buda, e ha sollecitato i politici presenti, in particolare il presidente Bramati, ha riproporre incontri pubblici sui temi del Municipio con più frequenza, «Noi come giornale li racconteremo, perché questa è l’anima della democrazia».

Dopo la tavola rotonda, intorno alle 18,30, il presidente Gilera ha proceduto con l’estrazione dei premi. Dopo aver rifiutato l’esito della prima estrazione che lo premiava – «Non vorremo essere accusati di brogli» ha affermato sorridente il presidente – , si è preceduto con l’assegnazione dei premi. Consegnati i pacchi di prelibatezze dell’Oltrepò Pavese a due amici di Milanosud, il quadro da “Il tutto dall’Uno”, offerto dal pittore e socio Franco Natalini, artista noto in città per le sue creazioni con materiali di riciclo, che egli stesso recupera e trasforma in opere d’arte, non è stato assegnato: il possessore del tagliando 136 non era presente, ma potrà ritirare il premio presso la sede dell’associazione in via S. Teresa.

Dopo il buffet, servito a oltre 100 persone, sono saliti sul palco I rabdomanti, con lo spettacolo “Sotto sopra”.  Nonostante il tempo che si faceva sempre più piovoso e freddo, il pubblico è rimasto incollato alle panche, a seguire il racconto della storia della nostra città e dell’acqua che la percorre sin dalla fondazione. L’alternarsi di musica, testi de I Rabdomanti, e brani di autori come Bonvesin de la Riva, Mark Twain e Salvatore Quasimodo che raccontavano la loro Milano, hanno incantato fin oltre le 22 il pubblico, che è poi scemato lentamente verso casa, con in testa una gentile e semplice considerazione: “Che bella festa!”.

Stefano Ferri
(13 settembre 2017)

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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