«Italia mia, ce la farai!», la testimonianza di Marsela, una ragazza albanese cresciuta con il nostro paese nel cuore
Ah, l’Italia! Il paese in cui, camminando per le vie, si può assaporare il profumo delle brioche e delle focacce appena sfornate, del caffè tostato nei bar. Il paese in cui la gente curiosa ti saluta e
Ah, l’Italia! Il paese in cui, camminando per le vie, si può assaporare il profumo delle brioche e delle focacce appena sfornate, del caffè tostato nei bar. Il paese in cui la gente curiosa ti saluta e ti chiede di dove sei solo dopo aver provato ad indovinare, ascoltando il tuo accento.
L’Italia degli anziani che si vestono alla moda perché si sentono ancora giovani e lo sono nell’anima, con lo stile inconfondibile che chi unisce modernità e tradizione. Anziani a cui piace ascoltare i tuoi racconti per tornare con la mente ai vecchi tempi andati, che ti insegnano a vivere e, a volte, a sopravvivere, tenendo duro e lavorando per andare avanti. “Lavura, lavura” mi dicevano gli anziani della mia Brianza, consigliandomi di tenere da parte un gruzzolo perché il futuro non è mai certo. Gli anziani che ho incontrato nella mia permanenza in Italia mi hanno insegnato a cucinare, ad affrontare le situazioni che la vita mi ha portato a vivere, a comprendere la storia di questo paese e scegliere da che parte stare.
Ricordo con affetto l’Italia delle manifestazioni, in primis quella del 25 aprile: tutti riversati nelle meravigliose strade di Milano, con una maglietta rossa indosso, a cantare “Bella Ciao”. L’Italia è risorta da mille guerre e storie incredibili, quelle che cantava Fabrizio De André tra le vie della sua Genova, quelle della Bologna “a mattoni rossi” di Lucio Dalla e del bel mare napoletano di Pino Daniele. Un paese che ha dato i natali ad innumerevoli filosofi, come Pasolini, lungimirante profeta dei nostri giorni di questo consumismo affamato e insaziabile che sta divorando ogni diversità e vita.
L’Italia è il paese dei film di Totò, di quelle sue battute che tornano alla mente in tanti momenti della vita. È il paese del design e della moda, dove tutto viene realizzato con passione.
L’Italia è il paese dei medici pieni di umanità, come Gino Strada, che con la sua Emergency cura il mondo dei bisognosi e dei dimenticati di guerra. Con il suo esempio insegna che il volontariato fa bene al cuore e all’anima della gente, opponendosi ad ogni discriminazione, come quella che sta interessando gli anziani in questo periodo di emergenza. Coloro che non godono di giovane età sono ormai considerati “carne da macello”, la cui vita vale meno di tante altre. Gli anziani sono la biblioteca della nostra società, un bene inestimabile da non svalutare; occorre non sottomettersi a questo mondo pazzo e continuare a lottare contro le ingiustizie.
Italia mia, ce la farai…ti conservo sempre nel mio cuore.
Marsela Koçi
dall’International web Post