Mostre a Milano per il 2020, un anno di arte ed eventi con le donne protagoniste
Fa sempre comodo avere una guida in tasca per visitare una grande città, specialmente se si trova in Italia e porta di conseguenza con sé un patrimonio paesaggistico e storico comunque suggestivo. Se poi pensiamo
Fa sempre comodo avere una guida in tasca per visitare una grande città, specialmente se si trova in Italia e porta di conseguenza con sé un patrimonio paesaggistico e storico comunque suggestivo. Se poi pensiamo a una metropoli sempre in crescita come Milano, le esperienze da fare e i luoghi da scoprire sono moltissimi. Anche perché, ad esempio, negli ultimi dieci anni si sono moltiplicati gli appuntamenti con le mostre dedicate all’arte e al costume, tanto da far diventare il capoluogo lombardo un punto di riferimento imprescindibile nel panorama culturale del Paese.
D’altra parte il programma espositivo recentemente presentato dall’amministrazione comunale all’inizio di dicembre parla chiaro, articolandosi lungo due anni con una serie di eventi dal respiro europeo.
La direttrici principali di questo fitto percorso – i protagonisti dell’arte moderna e della ricerca contemporanea internazionale; il contributo della fotografia d’inchiesta e di denuncia; il ruolo delle donne nell’Arte – saranno declinati e dislocati nel 2020 nei punti strategici della città, mentre Palazzo Reale e il Museo del Novecento saranno come sempre i crocevia fondamentali per poter “toccare” tutti i temi previsti da un calendario davvero intenso.
Si stanno per concludere le mostre dedicate alla collezione del Guggenheim di New York e ai maestri Giorgio De Chirico e Filippo De Pisis, ma gli appassionati di pittura, possono scoprire il lavoro di Adriana Bisi Fabbri (Museo del Novecento, fino all’8 marzo), semisconosciuta pittrice del primo Novecento, o appassionarsi al linguaggio informale di un “gigante” del secolo scorso come Emilio Vedova (in corso a Palazzo Reale, si concluderà al 9 febbraio). Nei primi mesi dell’anno nuovo poi arriverà un’interessante retrospettiva sull’opera barocca di Georges de la Tour (Palazzo Reale, dal 7 febbraio), unico esponente del Seicento all’interno di una rassegna dedicata ad artisti moderni importanti, come quelli che diedero vita al movimento del Realismo Magico (Palazzo Reale, dal 28 ottobre), ovvero la “controffensiva artistica” alle novità introdotte dalle Avanguardie di inizio Novecento, o come Mario Sironi (a ottobre, sempre a Palazzo Reale), il pittore delle città, rivalutato nell’ultimo periodo dopo anni di oscuramento dovuto al suo contributo ideale e poetico al fascismo del Ventennio.
Anche l’arte contemporanea troverà nel 2020 la sua sede d’elezione nelle stanze di Palazzo Reale, dove le sculture scavate nel marmo di Francesco Somaini (dal 17 giugno) e le sperimentazioni grafiche di Grazia Varisco (dal 13 luglio) dialogheranno con le due esposizioni del dirimpettaio Museo del Novecento, una dedicata alla pittrice astratta Carla Accardi (dal 27 marzo), l’altra incentrata sull’opera concettuale di Anna Valeria Borsani (da ottobre).
Insomma, sembra davvero che siano le donne le vere protagoniste dell’anno che verrà, e a ben vedere Milano celebrerà in particolar modo le fotografe impegnate a raccontare il mondo contemporaneo: inizia Letizia Battaglia (fino al 19 gennaio) con i suoi ritratti “di strada”, e si continua con Margaret Bourke-White, dal 18 marzo, la famosissima fotoreporter e corrispondente di guerra statunitense, entrambe in scena a Palazzo Reale; sarà poi la volta di Tina Modotti, la lucida testimone degli eventi politici e culturali dell’America Centrale nella prima metà del ventesimo secolo, celebrata al Mudec; al Padiglione d’Arte Contemporanea Tania Bruguera, performer e attivista cubana, presenta il suo lavoro dal 31 marzo, per poi dare il cambio a Luisa Lambri, le cui fotografie indagano con sguardo femminile le architetture moderniste (dal 23 giugno).
I primi mesi del 2020 inoltre vedranno poi concludersi il lungo percorso espositivo dedicato alla figura di Leonardo da Vinci, cominciato nel cinquecentenario della sua morte, la cui eco è così potente da “costringere” il Castello Sforzesco a prolungare l’apertura della Sala delle Asse fino ad aprile, accompagnando la mostra “Leonardo mai visto” con altri due progetti che si inaugureranno a gennaio: “L’Atelier di Leonardo ed il Salvator Mundi” e “Una scrittura allo specchio”, un percorso per immagini all’interno della misteriosa e leggendaria modalità di scrivere del genio fiorentino.
Ma una città così cosmopolita e sensibile alla modernità come Milano riesce a cogliere anche le meraviglie e le possibilità di tutti gli aspetti della cultura e dell’Arte. Ecco allora che mentre grande spazio sarà dato alle storie dell’antico Egitto – con un doppio appuntamento: dal 20 febbraio a Palazzo Reale una mostra interattiva ci parlerà della Necropoli di Tutankhammon, mentre al Museo Archeologico potremo scoprire molte cose sulle divinità egizie (dal’11 marzo) – per gli amanti del cinema arriva una retrospettiva incentrata sulla figura di Federico Fellini, per la prima volta a Palazzo Reale dal 18 settembre. Così come tutti quelli che amano la moda s’incanteranno davanti alle collezioni create dal duo Dolce&Gabbana, esposte sempre a Palazzo Reale, da luglio, con un allestimento pensato per viaggiare dentro al mondo della creatività italiana.
Infine, per chi vuole trovare il luogo e il momento giusto per passare una giornata all’insegna della cultura con i propri figli, al Mudec in Primavera, si sognerà di fronte ai robot contemporanei (dal 4 marzo) o davanti alle storie colorate dei cartoni animati della Disney (dal 19 marzo); oppure, si rimarrà affascinati dai caratteri neri della calligrafia cinese (“Out of the Blue”, a Palazzo Reale dal 16 aprile) e dalla ricercatezza pittorica degli artisti impegnati nel riprodurre il mondo tale e quale, ospiti della rassegna dedicata all’Iperrealismo, a novembre, sempre al Mudec.