Una giornata “normale” al tempo del Coronavirus in Barona: i negozi di prossimità resistono e svolgono un ruolo insostituibile

Abbiamo girato le strade della Barona, per vedere com'è la vita quotidiana dei cittadini, chiusi in casa da diversi giorni e per molte ore al giorno, eppure bisogna uscire per varie situazioni di necessità come

Abbiamo girato le strade della Barona, per vedere com’è la vita quotidiana dei cittadini, chiusi in casa da diversi giorni e per molte ore al giorno, eppure bisogna uscire per varie situazioni di necessità come fare la spesa. Vediamo la gran parte dei negozi chiusi e seguiamo le non poche persone che si mettono in fila, distanziati di almeno 1 metro, lungo i marciapiedi, davanti ai pochi ma essenziali negozi aperti.

Partiamo da via Voltri. Ecco la Macelleria Arosio con Maurizio, Massimo e Benjamin dietro al bancone; intanto passa di corsa quasi andando addosso alle persone un runner in braghette corte, cuffiette e guanti; il minimarket Unes dei fratelli Maurizio e Nestor che fanno oltre 100 consegne a domicilio (il padre lo hanno lasciato in casa per sicurezza ma lui vorrebbe essere alla cassa per aiutarli, come fa da decenni); la bacheca del Circolo Pd Barona con affisse le istruzioni per non contrarre il coronavirus e i manifesti di solidarietà al personale sanitario; l’ortolano i Tre fratelli all’angolo di viale Famagosta con la fila più lunga, frutta e verdura fanno bene soprattutto alle persone anziane; l’edicola di Antonella presente anche se con la faccia gonfia per un ascesso; poco avanti un “furbetto” con monopattino fermato dai Carabinieri; la farmacia di piazza Miani con ben cinque dottoresse ai banchi; il negozietto di via Biella che ripara PC e cellulari, dove entra un ragazzo per sostituire il vetro rotto; in via Santa Rita da Cascia quasi tutti i negozi sono chiusi salvo il panettiere e un prezioso casalinghi; su un muro è affisso il volantino del Comune “Milano Aiuta” – Resta a casa: Veniamo noi da te, per sostenere gli over 65 presso il loro domicilio. Si possono chiamare gli operatori di Spazio Aperto Servizi e di CESVI al 3457611627  o scrivendo a chiara.parrella@spazioapertoservizi.org

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