Non ancora noti la relazione dei vigili dei fuoco e gli accertamenti dei carabinieri sulle cause del vasto incendio scoppiato nel tardo pomeriggio di domenica 12 aprile nei campi in fondo a via Gattinara. È  un’area dismessa alla periferia tra Milano e Assago, di proprietà del Comune di Milano ma inserito nel territorio di Assago. A prendere fuoco sono state baracche, masserizie e rifiuti che hanno causato un’alta colonna di fumo nero. Le fiamme hanno impegnato cinque  mezzi dei vigili del fuoco, subito intervenuti alle 19.30 di domenica e ivi rimasti  fino alle 5 di lunedì mattina per le difficoltà incontrate nelle difficili operazioni di  spegnimento del rogo.È intervenuto anche il GOS, Gruppo Operativo Speciale, ed è stato necessario un escavatore per rimuovere i rifiuti.

Da quanto riferito dai vigili del fuoco non ci sono feriti  ma il fumo nero spostato dal vento era ben visibile a chilometri di distanza e  sono state molte le telefonate di lamentele al centralino dei pompieri da parte dei cittadini, soprattutto dalla zona Barona e Gratosoglio. Ancora ieri molti cittadini hanno dovuto tenere le finestre chiuse per l’odore acre del fumo.

Dal quotidiano Il Giorno, si apprende dell’intervento del sindaco di Assago, Lara Carano, che già a fine febbraio aveva fatto rimuovere alcuni fusti contenenti liquidi pericolosi dando il via a una prima bonifica. «Abbiamo sollecitato più volte il Comune di Milano, proprietario del terreno, affinché venisse sistemata l’area. Vista la situazione a febbraio abbiamo iniziato, a spese nostre, un primo intervento per rimuovere i fusti che perdevano liquidi. Questo perché la salute dei nostri cittadini e di quelli dei Comuni limitrofi è prioritaria. Poi abbiamo dovuto dare precedenza all’emergenza coronavirus. Fortunatamente dai rilievi non sarebbero state sprigionate sostanze tossiche».