Via Vaiano Valle, tra lavori, scarichi abusivi e rifiuti tossici

Continuano i problemi su via Vaiano Valle. I lavori che MM sta svolgendo per collegare il borgo di Vaiano Valle al collettore che proviene dal quartiere Vigentino e finisce nel Depuratore di Nosedo procedono a

rifiuti Vaiano Valle2Continuano i problemi su via Vaiano Valle. I lavori che MM sta svolgendo per collegare il borgo di Vaiano Valle al collettore che proviene dal quartiere Vigentino e finisce nel Depuratore di Nosedo procedono a rilento. Iniziati a novembre dovrebbero terminare a fine aprile, scadenza questa già prorogata e, allo stato di fatto, difficilmente rispettabile.

rifiuti Vaiano Valle3Secondo le segnalazioni ricevute dal nostro giornale dagli esasperati residenti, l’intervento si sarebbe praticamente fermato. Il motivo è la stabilità precaria dei muri perimetrali della Cascina Vaiano Valle, dove sarebbero dovuti passare i lavori. In ragione di questo problema MM avrebbe chiesto al Comune di poter passare da un campo accanto, che si trova all’interno del Parco Agricolo. Autorizzazione che tarda a essere rilasciata.rifiuti Vaiano Valle4
La chiusura di questi mesi della strada per lavori trasformato l’area in una sorta di zona franca. Secondo i residenti,  che hanno documentato la situazione con numerose foto, la via è diventata una discarica. I rom che occupano la cascina Vaiano Valle, dopo aver riempito di rifiuti i campi prospicienti, hanno iniziato a occultare macerie e rifiuti pericolosi negli edifici della casina stessa. rifiuti Vaiano Valle5«C’è un tratto di via Vaiano Valle di meno di cento metri – ha detto un cittadino residente – che non viene mai pulito e che è una vera vergogna per chi passa di lì diretto ai civici 45\47\49 dove vivono persone che pagano le tasse della spazzatura e che avrebbero il diritto di una situazione civile e non da terzo mondo».
Stefano Ferri
(Aprile 2019)

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Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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