Videointervista – L’impatto di Covid-19 in Burkina Faso

Intervista a Serge Roland Badò, che vive in Burkina Faso (Africa Occidentale), sull’impatto di Covid-19 nel suo paese e sulle misure prese dal governo.Serge Roland Badò abita nella capitale Ouagadougu, dove possiede una casa di

Intervista a Serge Roland Badò, che vive in Burkina Faso (Africa Occidentale), sull’impatto di Covid-19 nel suo paese e sulle misure prese dal governo.

Serge Roland Badò abita nella capitale Ouagadougu, dove possiede una casa di produzione video e un laboratorio di fitoterapia per la produzione di rimedi antimalarici a base di Artemisia (che può anche aiutare nella cura del Covid 19).

Al momento dell’intervista il Covid non appare molto diffuso nel Paese,  i malati sono 500, oltre 70 i guariti e 27 i decessi. Molto più diffusa è la malaria, che ha sintomi molto simil al Covid.

Tra i provvedimenti presi dal governo vi sono: la chiusura dei confini nazionali, di scuole, chiese, cinema, moschee, ristoranti e bistrot. L’introduzione del coprifuoco dalle 19 alle 5 del mattino e il lockdown delle città più colpite. Nei villaggi il Covid sembra non aver attecchito.

«Ma Il problema più grave qua è quello della mancanza dell’acqua, più che il coronavirus» ribadisce e conclude Badò.

Il Covid in Burkina Faso raccontato da Badò

La serie “Testimonianze dal mondo” contiene circa 50 interviste realizzate via web nei cinque continenti durante questi mesi di lockdown per l’emergenza da Covid 19.

Un prezioso lavoro di ritratto audiovisivo che ci racconta di come ognuno sta vivendo lo sconvolgimento delle abitudini quotidiane, la personale paura e la capacità di resilienza, l‘adeguamento alle regole necessarie adottate dal proprio paese, la situazione del contagio, la visione del futuro.

La rubrica, realizzata dal gruppo di filmaker Opponiamoci, collegato a Aamod (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico), è in onda sulla home page di Arcoiris.tv , una televisione libera, gratuita, senza pubblicità su Internet .

Sono pubblicista e videomaker, ancora prima che il mio appassionante mestiere fosse definito cosi. Dal 1974, anno del primo viaggio in Africa, in Somalia, realizzo documentari su tematiche sociali, antropologiche e storiche. Ho collaborato con diverse redazioni per programmi d’informazione e cultura, attualmente video-documento tutte o quasi tutte le iniziative che accadono nel sud della città (ma anche altrove).

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