“Zero case vuote” pronto il progetto di Comune e MM per recuperare gli appartamenti sfitti
Il piano parte dal Municipio 7, da San Siro a Baggio, ma già nella seconda parte del 2017 toccherà anche la parte sud della città, dal quartiere Stadera a via Spaventa fino al Vigentino. È
Il piano parte dal Municipio 7, da San Siro a Baggio, ma già nella seconda parte del 2017 toccherà anche la parte sud della città, dal quartiere Stadera a via Spaventa fino al Vigentino. È il progetto “Zero case vuote” che intende risanare e recuperare il patrimonio abitativo comunale, ora gestito da MM, per restituirlo ai cittadini che hanno bisogno di una casa con un canone “possibile”. L’8 settembre scorso la giunta di Palazzo Marino ha approvato la delibera che delinea l’intervento: sono pronti i primi due appalti da 11 milioni, per 276 cantieri nella zona Ovest di Milano. «Un intervento – ha sottolineato l’assessore alla Casa Gabriele Rabaiotti – di welfare territoriale che garantisce una risposta concreta alla domanda di casa per le fasce più disagiate della popolazione. Inoltre chiederemo ai privati proprietari di case sfitte di rimetterle sul mercato, con incentivi e agevolazioni e rafforzando l’Agenzia Milano Abitare».
L’obiettivo si inserisce in un’impostazione programmatica più ampia denominata “Piano periferie”, che l’Amministrazione considera cruciale in tema di rigenerazione urbana, qualità dello spazio pubblico e vivibilità dei quartieri. Stefano Cetti, direttore generale di MM SpA, ricorda come con l’approvazione di questa delibera quadro, in affiancamento all’Amministrazione, «vengano confermate le nostre capacità come società d’ingegneria, il nostro know-hoche parte dalla progettazione e attraversa tutte le fasi, fino alla realizzazione dell’opera».
Come funziona
I lavori di recupero e manutenzione straordinaria degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica saranno suddivisi in sei diversi appalti, per un costo complessivo di 30 milioni di euro. Si tratta di residui di precedenti mutui accesi dal Comune e in parte di finanziamenti statali destinati al progetto da Regione Lombardia. Come abbiamo visto, ora si sta lavorando ai primi due appalti per un totale di oltre 11 milioni di euro (8 milioni e 589mila euro di fondi statali cui vanno aggiunti 3 milioni di risorse comunali). La prima fase dei lavori riguarderà oltre che le zone di San Siro e Baggio anche le vie Palmanova e Statuto, rispettivamente nei Municipi 2 e 1. Seguiranno altri interventi per 18 milioni e 900mila euro (4 appalti ciascuno da 4 milioni e 725mila euro): già individuato l’elenco di 562 alloggi sfitti che verranno ristrutturati nei vari quartieri. L’elenco potrebbe prevedere l’aggiunta di ulteriori unità in corso d’opera, in ragione di possibili economie di spesa.
Costo medio: 16mila euro
Il costo medio dei lavori sarà di 16mila euro per appartamento; in alcuni casi ne basteranno 10mila, in altri, quelli che presentano situazioni di degrado più pesanti, si potrà arrivare fino a 40mila euro. I lavori riguarderanno soprattutto adeguamenti impiantistici (elettricità e gas), del ripristino dei servizi igienici con la sostituzione di sanitari e apparecchiature, e di opere atte a rendere gli alloggi fruibili, in alcuni casi anche da soggetti con disabilità.
Entro il 2018
Dopo l’approvazione di questa prima delibera di indirizzo, verranno perfezionati i provvedimenti di approvazione e finanziamento dei progetti in modo da procedere con i bandi di gara e le aggiudicazioni a inizio 2017 e far partire i cantieri – che avranno la durata di circa un anno – subito dopo. Per arrivare così nel 2018 al recupero degli alloggi e alla loro assegnazione ai nuclei familiari che ne abbiano diritto.
I criteri di scelta
Nell’individuare le unità sfitte su cui intervenire, si è pensato innanzitutto di rendere i cantieri più efficienti ed efficaci, prendendo in considerazione gli interi stabili e ristrutturando tutte le unità sfitte all’interno di essi. Priorità alle case più grandi (dai 60 metri quadrati in su) che sono quelle maggiormente richieste in graduatoria. Altro criterio seguito, quello di diffondere gli interventi in modo il più possibile omogeneo sull’intero territorio cittadino.
MM Spa ha suddiviso i cantieri in modo equilibrato intorno alle proprie sedi territoriali: nell’area della sede A (che corrisponde ai Municipi 2, 3, 9) verrà eseguito il 20% dei lavori, nella sede B (Municipio 8) il 20%, nella sede C (Municipi 1, 4, 5) il 25% e nella sede D (Municipi 6 e 7) il 35%.
Laura Guardini
(Settembre 2016)