Zone a 30 all’ora, 35 km piste ciclabili, dehors per bar e ristoranti, sport nei parchi sono i contenuti del piano per la Fase 2 del Comune, per il quale chiede la partecipazione della città

Conferenza stampa online con una nutrita rappresentanza della Giunta, per la presentazione del documento “Milano 2020 strategia di adattamento- Documento aperto alla città”. Presenti gli assessori Marco Granelli, Cristina Tajani, Roberta Cocco, Pierfrancesco Maran, Laura

Conferenza stampa online con una nutrita rappresentanza della Giunta, per la presentazione del documento “Milano 2020 strategia di adattamento- Documento aperto alla città”. Presenti gli assessori Marco Granelli, Cristina Tajani, Roberta Cocco, Pierfrancesco Maran, Laura Galimberti e Lorenzo Lipparini che hanno illustrato i contenuti del piano che dovrà guidare la città nella Fase 2 – «Compatibilmente con quanto ci dirà il governo nei prossimi giorni – ha precisato l’assessore Maran – poiché Milano non è un’isola e si deve con conformare con le indicazioni degli enti superiori. Quindi il documento non può dire chi apre o no, quale distanza si dovrà tenere nei mezzi pubblici, né quando e quali test sierologici si dovranno fare, ma si concentra su quanto è nelle nostre competenze e in quelle della nostra città tutta per progettare e affrontare quella che ormai tutti chiamano la “nuova normalità”».

Il documento – al quale la città è invitata a dare il proprio contributo dal 27 aprile fino a fine maggio attraverso uno spazio dedicato che sarà aperto sul sito del Comune – è diviso in tre parti. Una introduzione sui valori che hanno guidato la stesura, una di visione sulle cose da fare e progettare e una di azioni immediate da compiere, per essere pronti o perlomeno provare a esserlo dal 4 maggio «È un piano estremamente ambizioso, poiché la sfida che ci aspetta sin dalle prossime settimane è epocale, da tutti i punti di vista» ha spiegato Maran.

Le azioni immediate che il Comune metterà in campo riguarderanno le attività di tutta la città. Si parte dal piano degli orari per servizi, aziende e commercio. L’assessora Tajani ha spiegato che il Comune – «che con i suoi i 15mila dipendenti è l’azienda più grande della città» – aumenterà il lavoro agile, la differenziazione degli orari di entrata e uscita dei lavoratori, l’estensione degli orari dei servizi. Il Comune proseguirà con grande decisione inoltre nella digitalizzazione di tutti i servizi, raggruppandoli in un’unica app del cittadino, che consenta di richiedere il più grande numero di certificati e di inoltrare domande e pratiche attraverso lo smartphone. In prospettiva, il Comune intende rendere tutti servizi “a portata di pedone” cioè raggiungibili in 15 minuti a piedi.

Ai mobility manager delle grandi aziende verrà chiesto di favorire il più possibile lo smart working e la desincronizzazione degli orari di lavoro, mentre al commercio di estendere e articolare gli orari di apertura. Stessa cosa si farà quando riapriranno le scuole e le università.

Capitolo centrale degli interventi che saranno subito realizzati riguardano la mobilità. Innanzitutto il trasporto pubblico sarà messo in sicurezza. Bus, tram e metropolitane, ad esempio, dovranno prevedere un numero di accessi limitati – tra 1/4 e 1/3 della attuale capacità –  all’interno di ogni vagone dovrà essere garantito il distanziamento dei passeggeri: si sta pensando a disegnare sui pavimenti delle carrozze dei cerchi per indicare visivamente la distanza di sicurezza da rispettare.

«L’obiettivo – ha spiegato l’assessore Granelli –  è vincere il virus, ma evitare anche il traffico congestionato e l’inquinamento. Gli strumenti, insieme al piano degli orari, sono valorizzare il più possibile altre forme di mobilità, in particolare le due ruote, come bici, motorini e monopattini elettrici, la pedonalità, lo sharing e anche l’uso di taxi e Ncc attraverso accordi e convenzioni».

L’assessore ha mostrato un documento dove sono tracciati i primi 23 km di piste ciclabili, che saranno realizzate con la segnaletica orizzontale e verticale, e utilizzando i controviali da trasformare in zone a 30 all’ora.

I lavori inizieranno il prossimo mercoledì 29 aprile e saranno ultimati progressivamente entro la fine dell’estate 2020. Si parte con l’itinerario San Babila – Sesto Marelli realizzato in sola segnaletica, ovvero non delimitato da cordoli ma solo da strisce disegnate a terra che correrà tra il marciapiede e la fila di auto parcheggiate oppure lungo i controviali. Il primo tratto sarà percorribile entro metà maggio fino ai Bastioni di Porta Venezia, si procede quindi entro metà giugno in corso Buenos Aires per arrivare in viale Monza – Sesto Marelli a fine luglio per un totale di 6 chilometri di pista ciclabile.

Un’altra tipologia di intervento prevista riguarda i controviali dove grazie alla riduzione della velocità a 30 chilometri orari sarà favorito l’utilizzo della bicicletta in sicurezza, per esempio in viale Certosa, viale Zara – viale Fulvio Testi, viale Romagna – viale Campagna – viale Molise, viale Famagosta – via Faenza. 

Altri interventi per la ciclabilità riguardano la riqualificazione urbana, per esempio lungo la direttrice Legioni Romane – Berna – Zurigo e la direttrice Bussa – Farini – Cimitero Monumentale. È prevista entro l’estate anche la fine dei lavori della ciclabile Monterosa, da piazza Buonarroti a piazza Amendola.

Mancano in questi primi interventi gli ingressi in città da sud. In particolare la creazione di una direttrice ciclabile che da via Dei Missaglia – in gran parte già ciclabile e con spazi adeguati per un tracciamento – lungo le vie parallele a est o ovest a via Montegani/Meda/corso di Porta Ticinese, arrivi in centro. Un’ipotesi fatta anni fa prevedeva un percorso lungo le vie Missaglia, Dudovich, Treccani degli Alfieri, Boeri, Parco Resistenza o in alternativa Giambologna, Col Moschin.

Stesso discorso per via Ripamonti che dispone di una lunga pista ciclabile nel tratto più a sud, ma che poi, verso in centro, muore nell’imbuto della strada, ma che potrebbe utilizzare via alternative, a ovest o a est, come via Ferrari e via Bazzi per ricongiungersi con via Boeri, per esempio. Alla nostra domanda a proposito di questa mancanza l’assessore Granelli ha risposto che  questi sono solo i primi interventi, sono «L’aperitivo: abbiamo in programma di arrivare a 35 km nuove piste ciclabili entro la fne dell’anno».

Infine riguardo Area B e Area C l’assessore Granelli ha precisato che per ora restano sospese e che verranno ridefinite le regole nelle prossime settimane, sulla base degli effettivi flussi di traffico che interesseranno la città nei prossimi mesi.

Altro tema l’uso della città e le attività sportive, considerata le necessità di mantenimento del distanziamento sociale. L’Amministrazione intende riaprire i parchi, gli impianti e le palestre, consentendo anche l’uso di spazi aperti per lo sport, individuando delle aree verdi che si potranno prenotare per allenarsi o disputare partite.

Allo stesso tempo c’è la volontà  di favorire l’uso di strade, marciapiedi e piazze da parte di bar, ristoranti, librerie e altri esercizi commerciali. Saranno introdotti in città il più possibile sia aree pedonali che con limiti di velocità a 30 all’ora, per permettere  l’apertura di zone all’aperto con tavolini e sedie – i cosidetti dehors – . Per la progettazione di questi spazi, dei mercati all’aperto e al coperto, l’amministrazione chiederà alla Milano del design di confrontarsi con il mondo del Commercio per trovare soluzioni funzionali, sicure e belle.

Sul fronte della promozione culturale e del tempo libero, l’Amministrazione proporrà anche quest’anno l’Estate Sforzesca, che sarà il banco di prova per verificare nuove modalità di fare spettacolo e su questa linea riattivare il cartellone culturale milanese. Verranno riaperti i musei e biblioteche, che proveranno a riproporre servizi e iniziative culturali al chiuso e, soprattutto, all’aperto e nelle “piazze tattiche” si proverà a mettere in scena spettacoli e incontri.

Sulla parte di sostegno alle fragilità, il Comune si impegna a promuovere, accanto al Fondo di Mutuo Soccorso, altre forme di solidarietà esistenti e auspicabili, integrandole con gli strumenti di aiuto esistenti – Milano Aiuta e Hub alimentari a favore delle fasce di popolazione colpite dalle ripercussioni economiche della pandemia Covid.

Allo stesso tempo saranno riprogettati i servizi estivi, la summer school e pensati nuovi servizi e spazi organizzati per i bambini, che «intendiamo porre al centro della nostra azione, così come le donne e il lavoro femminile, che vigileremo perché non siano penalizzate dalle nuove forme di lavoro agile, considerata anche la chiusura fino all’autunno prossimo delle scuole. A questo proposito mi confronterò con le aziende milanesi» ha concluso l’assessora Tajani.

Giornalista dello scorso millennio, appassionato di politica, cronaca locale e libri, rincorre l’attualità nella titanica impresa di darle un senso e farla conoscere, convinto che senza informazione non c’è democrazia, consapevole che, comunque, il senso alla vita sta quasi tutto nella continua rincorsa. Nonostante questo è il direttore “responsabile”.

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